Corriere Fiorentino

Nogarin alla guerra anti-minimarket

Livorno, il sindaco: pronto a applicare il decreto Minniti per limitare alcol e licenze

- Giacomo Salvini

Una stretta alle nuove licenze sui minimarket in città e alla vendita di alcolici in orario notturno. Il decreto Minniti, che affida ai sindaci nuovi poteri per garantire la sicurezza, è stato approvato solo mercoledì scorso in Senato e anche nella Livorno governata dal Movimento 5 Stelle sono in arrivo le prime misure anti-degrado. Ma il sindaco Flippo Nogarin non si sente in contraddiz­ione con il Movimento che in Senato ha votato contro al decreto: «Rispetto il lavoro del Parlamento ma da sindaco devo usare tutti gli strumenti che ho a disposizio­ne per rispettare le nostre linee di mandato e soprattutt­o il benessere dei miei cittadini».

Il pacchetto di ordinanze allo studio riguarderà le zone più critiche della città, in particolar­e piazza Garibaldi e piazza della Repubblica. Sul tavolo dell’assessore al Commercio Paola Baldari e del sindaco c’è già una bozza non ancora definitiva che si muoverà su tre filoni principali: impedire ai minimarket di vendere alcolici in orario notturno (presumibil­mente dopo le 21), estendere il divieto di asporto di bottiglie in vetro anche a tutti i locali cittadini sul modella manifestaz­ione estiva «effetto Venezia» e limitare le licenze per i nuovi esercizi commercial­i nelle due zone. Ma non sul «modello Firenze — ci tiene a sottolinea­re Nogarin — perché le ordinanze del sindaco Nardella si sono rivelate inefficaci» a causa dei numerosi ricorsi al Tar vinti dai privati contro Palazzo Vecchio. Nogarin fa riferiment­o alle diverse sentenze con cui i giudici amministra­tivi avevano annullato le ordinanze del sindaco di Firenze sulla vendita degli alcolici in orario notturno, prima dell’adozione un anno fa del Regolament­o Unesco.

Per questo le ordinanze di Nogarin saranno presentate solo dopo l’approvazio­ne definitiva del decreto Minniti alla Camera dei Deputati (termine ultimo il 18 aprile prossimo) e saranno scritte «in punta di decreto» per evitare possibili impugnazio­ni di fronte al Tar. Le aree su cui si concentrer­anno le ordinanze del sindaco sono due in particolar­e, entrambe nel centro cittadino: piazza Garibaldi e piazza della Repubblica. Allo studio della giunta c’è la possibilit­à di identifica­rle come «aree sensibili» così come previsto dal decreto. In queste due zone sono tre i minimarket che vendono alcolici da asporto in orario notturno e la concentraz­ione nel giro di poche centinaia di metri ha fatto storcere la bocca a residenti e commercian­ti costretti a convivere quotidiana­mente con casi di risse e incuria.

Le ordinanze della giunta grillina per adesso riguardera­nno solo la stretta sui minimarket e la vendita di alcolici e non anche il cosiddetto «daspo» contro coloro che minacciano il decoro urbano («ci vorrebbe per i politici e i funzionari corrotti» aveva scritto su facebook Nogarin a febbraio). Il sindaco di Livorno, al momento dell’approvazio­ne in Consiglio dei Ministri del decreto, aveva invece chiesto al governo di «potenziare il numero di agenti e forze dell’ordine sul territorio» per accompagna­re il «daspo» all’effettivo allontanam­ento. Per adesso da Roma non è giunta alcuna risposta.

Cambio di rotta In Senato i grillini hanno votato contro le misure del ministro Il primo cittadino: «Io devo pensare al benessere dei livornesi»

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Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin

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