Nogarin alla guerra anti-minimarket
Livorno, il sindaco: pronto a applicare il decreto Minniti per limitare alcol e licenze
Una stretta alle nuove licenze sui minimarket in città e alla vendita di alcolici in orario notturno. Il decreto Minniti, che affida ai sindaci nuovi poteri per garantire la sicurezza, è stato approvato solo mercoledì scorso in Senato e anche nella Livorno governata dal Movimento 5 Stelle sono in arrivo le prime misure anti-degrado. Ma il sindaco Flippo Nogarin non si sente in contraddizione con il Movimento che in Senato ha votato contro al decreto: «Rispetto il lavoro del Parlamento ma da sindaco devo usare tutti gli strumenti che ho a disposizione per rispettare le nostre linee di mandato e soprattutto il benessere dei miei cittadini».
Il pacchetto di ordinanze allo studio riguarderà le zone più critiche della città, in particolare piazza Garibaldi e piazza della Repubblica. Sul tavolo dell’assessore al Commercio Paola Baldari e del sindaco c’è già una bozza non ancora definitiva che si muoverà su tre filoni principali: impedire ai minimarket di vendere alcolici in orario notturno (presumibilmente dopo le 21), estendere il divieto di asporto di bottiglie in vetro anche a tutti i locali cittadini sul modella manifestazione estiva «effetto Venezia» e limitare le licenze per i nuovi esercizi commerciali nelle due zone. Ma non sul «modello Firenze — ci tiene a sottolineare Nogarin — perché le ordinanze del sindaco Nardella si sono rivelate inefficaci» a causa dei numerosi ricorsi al Tar vinti dai privati contro Palazzo Vecchio. Nogarin fa riferimento alle diverse sentenze con cui i giudici amministrativi avevano annullato le ordinanze del sindaco di Firenze sulla vendita degli alcolici in orario notturno, prima dell’adozione un anno fa del Regolamento Unesco.
Per questo le ordinanze di Nogarin saranno presentate solo dopo l’approvazione definitiva del decreto Minniti alla Camera dei Deputati (termine ultimo il 18 aprile prossimo) e saranno scritte «in punta di decreto» per evitare possibili impugnazioni di fronte al Tar. Le aree su cui si concentreranno le ordinanze del sindaco sono due in particolare, entrambe nel centro cittadino: piazza Garibaldi e piazza della Repubblica. Allo studio della giunta c’è la possibilità di identificarle come «aree sensibili» così come previsto dal decreto. In queste due zone sono tre i minimarket che vendono alcolici da asporto in orario notturno e la concentrazione nel giro di poche centinaia di metri ha fatto storcere la bocca a residenti e commercianti costretti a convivere quotidianamente con casi di risse e incuria.
Le ordinanze della giunta grillina per adesso riguarderanno solo la stretta sui minimarket e la vendita di alcolici e non anche il cosiddetto «daspo» contro coloro che minacciano il decoro urbano («ci vorrebbe per i politici e i funzionari corrotti» aveva scritto su facebook Nogarin a febbraio). Il sindaco di Livorno, al momento dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto, aveva invece chiesto al governo di «potenziare il numero di agenti e forze dell’ordine sul territorio» per accompagnare il «daspo» all’effettivo allontanamento. Per adesso da Roma non è giunta alcuna risposta.
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