Vertice sulla legge tra Saccardi e la maggioranza in Regione: solo 4 vaccinazioni per le materne?
Vaccini a scuola, spunta l’ipotesi dell’obbligo differenziato
La legge sui vaccini si farà. Ma resta aperta l’incognita delle scuole materne. È una fumata grigia quella che esce dalla sala Alessia Ballini di Palazzo Panciatichi, dove ieri c’è stata la riunione della maggioranza (Pd e Mdp) del Consiglio regionale sulla proposta di legge dell’assessore Stefania Saccardi. Nessuno scontro frontale, piccoli spiragli di mediazione, ma posizioni ancora distanti. E anche la sensazione che l’assessore cominci ad avere dalla sua un numero consistente di consiglieri. In sala Ballini, Saccardi, sostenuta apertamente da Francesco Gazzetti, Monia Monni, Valentina Vadi, Titta Meucci, ha confermato la sua proposta: 13 vaccinazioni come requisito obbligatorio per iscrivere i figli all’asilo nido e alla materna, per contrastare il calo del tasso di vaccinazione registrato negli ultimi anni. Dall’altra parte, il presidente della commissione sanità, Stefano Scaramelli, spalleggiato da Paolo Bambagioni, ha confermato i dubbi sull’opportunità di far rientrare le materne nell’obbligo. Dubbi di opportunità (le materne hanno una grande importanza educativa) e di carattere formale (sono parificate alla scuola dell’obbligo).
Ma un passo avanti è stato fatto: una possibile mediazione — ma ancora Saccardi non ha accettato — potrebbe essere trovata con l’obbligo di tutte e 13 le vaccinazioni per gli asili nido, e solo per le 4 obbligatorie (e non le raccomandate) per le materne. Tra chi ha sollevato qualche perplessità sul testo della proposta c’è Enrico Sostegni, che ha spie- gato che serve integrare la norma con un piano di formazione degli operatori per la promozione dei vaccini. Un punto accolto da tutta la maggioranza.
Oggi partiranno i lavori in commissione sanità e in quella sede il fronte dei meno convinti si riserverà un approfondimento di carattere legale per capire come blindare la legge dalle possibili impugnazioni. Da parte sua, il capogruppo Pd Leonardo Marras manifesta ottimismo: «Tutto il gruppo si è espresso sulla necessità di approvare la legge sui vaccini. È importante che tutti i vaccini, in ossequio al piano nazionale, siano considerati come obbligatori». Ma, finita la riunione, Scaramelli si esprime all’opposto: «Tutti i vaccini siano considerati importanti e non obbligatori».
Saccardi, che ha dalla sua il governatore Enrico Rossi e Mdp, non sembra però spaventata: «È giusto fare un approfondimento se c’è chi lo ritiene necessario. Ma andiamo avanti con la legge».
Fumata grigia Scaramelli: «Importanti ma restino facoltativi» E oggi la norma arriva in commissione