Corriere Fiorentino

E Chiesa rilancia: «Europa arriviamo»

Federico testimonia­l della Junior Tim Cup: siamo lì, ci crediamo sempre di più

- Duccio Zoccolini

Qualcosa è cambiato, in meglio. Per avere una conferma basta chiedere a tutti quei tifosi che ieri mattina, con la tabella pubblicata dal Corriere Fiorentino sotto gli occhi, hanno iniziato davvero a sperare nella rimonta europea della Fiorentina.

Già, perchè il ko dell’Inter ha riportato a galla delle speranze sopite e di fatto smascherat­o una versione del mondo viola finora nascosta: quella del «gufo», in barba all’«io non gufo» ribadito da Paulo Sousa in sala stampa. Perchè la Fiorentina reduce da tre vittorie consecutiv­e, oltre che continuare a conquistar punti, si deve augurare anche le cadute degli avversari. E così tifosi, giocatori e allenatore della Fiorentina hanno esultato al rigore decisivo di Quagliarel­la, come se lui indossasse ancora la maglia viola.

Chi un semplice sorriso, chi un pugno stretto sul divano e chi pronto con il cellulare in mano per vedere la nuova classifica aggiornata. L’Inter di Pioli ha preso il posto dell’Atalanta, ancora lontana. E oltre alle posizioni (Fiorentina ottava a -3 dal Milan e -4 dai nerazzurri sesti) le speranze si fondano sul calendario a confronto: «Ora che la classifica si è accorciata, siamo lì, vicino al Milan e ci crediamo ancora di più», conferma Federico Chiesa. Un altro che lunedì sera deve aver stretto il pugno dopo il fischio finale di San Siro.

Ospite insieme a Giancarlo Antognoni della tappa fiorentina della Junior Tim Cup presso la parrocchia dell’Immacolata e San Martino a Montughi (padrone di casa don Massimilia­no Gabbricci, cappellano viola), il figlio d’arte ha parlato anche della sua voglia di campo, dopo aver morso il freno in panchina domenica scorsa: «Ora sto bene, ho recuperato dopo gli impegni con la Nazionale e sono al 100%. Essere testimonal in mezzo a questi bambini mi fa molto piacere, la finale della loro coppa si giocherà all’Olimpico: posso solo immaginare l’emozione che proveranno».

Quasi sicuro, quindi, il suo impiego dal primo minuto contro i blucerchia­ti. In dubbio semmai resta Bernardesc­hi («Ha avuto un infortunio particolar­e alla caviglia — spiega Antognoni — e ora ne sta pagando le conseguenz­e. Il suo futuro? È un patrimonio della Fiorentina e rimarrà tale»), mentre Kalinic ha iniziato a lavorare sul campo. Anche lui servirà per la rimonta, oltre ovviamente alle immancabil­i gufate: «Dobbiamo fare la corsa sulle due milanesi — aggiunge Antognoni — sono vicine, è giusto pensare positivo. Fino a due mesi fa nessuno ci credeva, la società invece è stata coerente e ha sempre detto di voler puntare al sesto posto. Ora piano piano ci stanno credendo anche i più scettici».

Parla Antognoni «Faremo ricredere anche gli scettici, la nostra corsa è sulle due milanesi»

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Chiesa e Antognoni sul campo della chiesa di San Martino a Montughi

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