Contemplare Michelangelo
La nuova collocazione al centro della sagrestia del Cristo realizzato per gli Agostiniani I Friends of Florence, sostenitori del progetto: «Grande interesse da parte dei donatori di tutto il mondo»
Dalla Cappella Barbadori al centro della sagrestia del Sangallo. Da ieri il Crocifisso di Michelangelo ha una nuova collocazione affinché i visitatori possano, oltre che ammirarne la bellezza, fermarsi a contemplare il messaggio dell’artista. «É la vittoria della vita sulla morte — ha spiegato padre Giuseppe Pagano, priore degli agostiniani promotori del nuovo allestimento durante la presentazione — Se, come diceva Sant’Agostino, Cristo è bello anche sulla croce, ciò esprime la grande forza della vita». Lo spostamento è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione no profit Friends of Florence e con il nulla osta della soprintendenza e dell’Opificio delle Pietre Dure. «Il progetto ha suscitato l’interesse di tanti nostri donatori che vivono in tutto il mondo e che hanno scelto di sostenere lo spostamento — ha detto Simonetta Brandolini d’Adda, presidente dei Friends of Florence — Ci occuperemo anche del restauro della lunetta dell’Allori, San Fiacre che guarisce gli infermi». La scultura lignea del Buonarroti da ieri è visibile dalla chiesa, e per ammirarla a 360° bisogna Padre Pagano, Brandolini d’Adda e Natali accedere attraverso il nuovo percorso a pagamento che dal Chiostro dei Morti arriva al Crocifisso per poi proseguire nella sala del Capitolo e nel refettorio in cui sono perfettamente visibili tre affreschi di Bernardo Poccetti. «La collocazione dell’opera nella sagrestia del Sangallo — ha sottolineato lo storico dell’arte Antonio Natali — instaura, già dalla chiesa, un dialogo con tutto il resto. E forse si potrà tornare a dire un Padre Nostro».