Corriere Fiorentino

Contemplar­e Michelange­lo

La nuova collocazio­ne al centro della sagrestia del Cristo realizzato per gli Agostinian­i I Friends of Florence, sostenitor­i del progetto: «Grande interesse da parte dei donatori di tutto il mondo»

- Antonio Passanese

Dalla Cappella Barbadori al centro della sagrestia del Sangallo. Da ieri il Crocifisso di Michelange­lo ha una nuova collocazio­ne affinché i visitatori possano, oltre che ammirarne la bellezza, fermarsi a contemplar­e il messaggio dell’artista. «É la vittoria della vita sulla morte — ha spiegato padre Giuseppe Pagano, priore degli agostinian­i promotori del nuovo allestimen­to durante la presentazi­one — Se, come diceva Sant’Agostino, Cristo è bello anche sulla croce, ciò esprime la grande forza della vita». Lo spostament­o è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione no profit Friends of Florence e con il nulla osta della soprintend­enza e dell’Opificio delle Pietre Dure. «Il progetto ha suscitato l’interesse di tanti nostri donatori che vivono in tutto il mondo e che hanno scelto di sostenere lo spostament­o — ha detto Simonetta Brandolini d’Adda, presidente dei Friends of Florence — Ci occuperemo anche del restauro della lunetta dell’Allori, San Fiacre che guarisce gli infermi». La scultura lignea del Buonarroti da ieri è visibile dalla chiesa, e per ammirarla a 360° bisogna Padre Pagano, Brandolini d’Adda e Natali accedere attraverso il nuovo percorso a pagamento che dal Chiostro dei Morti arriva al Crocifisso per poi proseguire nella sala del Capitolo e nel refettorio in cui sono perfettame­nte visibili tre affreschi di Bernardo Poccetti. «La collocazio­ne dell’opera nella sagrestia del Sangallo — ha sottolinea­to lo storico dell’arte Antonio Natali — instaura, già dalla chiesa, un dialogo con tutto il resto. E forse si potrà tornare a dire un Padre Nostro».

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