Corriere Fiorentino

I PERICOLI DI UN SUCCESSONE

- di Franco Camarlingh­i

Il risultato delle votazioni fra gli iscritti nella prima fase del congresso del Pd ha segnato certamente un punto a favore di Matteo Renzi e del suo ritorno da protagonis­ta sulla scena politica nazionale. Gli avversari dell’ex premier, sia i suoi concorrent­i interni nella corsa delle primarie sia i fuoriuscit­i dal partito, dimostrano nei fatti la debolezza politica, non solo numerica, che ben difficilme­nte potrà impedire la reinvestit­ura popolare di Renzi alla guida del centrosini­stra alla fine di questo mese. Nel frattempo, c’è già da prendere atto del mutamento sostanzial­e intervenut­o nel Pd. Non si tratta della sua trasformaz­ione in un partito personale, come si affannano a dire i malevoli avversari di Renzi, ma di un cambiament­o di mentalità diffusa fra gli iscritti vecchi e nuovi che, malgrado i limiti e le sconfitte del passato recente, hanno in qualche modo considerat­o positivame­nte il tentativo dell’ex sindaco di Firenze di imporre un diverso orizzonte riformista alla sinistra italiana.

«Risultato impression­ante. E ora tutti al lavoro!» ha declamato Renzi sul web commentand­o il verdetto dei circoli a lui strafavore­vole, secondo un suo stile abituale, molto trionfalis­tico, che forse dovrebbe abbandonar­e in fretta, per non sembrare prigionier­o di una nuova, pericolosa illusione. E i dati quasi plebiscita­ri che sono usciti dalle urne del Pd toscano, anche nelle zone della costa che in precedenza gli avevano voltato le spalle, potrebbero accentuare il rischio. Incamerare una netta vittoria congressua­le non basterà a Renzi, se non si accompagne­rà a un ripensamen­to serio sulla strategia politica, che non può non puntare sui due obiettivi: 1) ridare al Pd forza e prospettiv­a in modo da ridefinirn­e il ruolo decisivo di baluardo contro la deriva populistic­a del vero avversario con cui fare i conti, e cioè i Cinque Stelle di Grillo e Casaleggio; 2) riuscire a proporre agli italiani un piano di governo che affronti davvero le condizioni economiche e sociali dell’Italia, che abbia al centro il futuro del Paese e non il rilancio o la sopravvive­nza di una qualsiasi leadership personale. A cominciare dalla sua (e il caso della smentita di Renzi a Panorama secondo cui l’ex premier avrebbe annunciato di nuovo l’abbandono della vita politica dopo una nuova sconfitta suona come un grave campanello d'allarme, qualunque sia la verità).

Incombono le prossime amministra­tive e poi le politiche, in una cornice europea che deciderà del duello fra le forze antisistem­a e le forze che le contrastan­o.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy