«Ma il caso è chiuso Quel dipinto non l’ha fatto lui»
Michelangelo? No, Tommaso Di Stefano Lunetti. Cristina Acidini, ex soprintendente del Polo Museale Fiorentino, storica dell’arte tra i massimi esperti di Michelangelo, fuga ogni dubbio sulla paternità della Pietà custodita nella chiesa di Marcialla.
Dottoressa Acidini, l’esperto americano di Michelangelo Robert Schoen sostiene che la Pietà di Marcialla sia opera del Buonarroti. Lei è d’accordo? «No. Perché non lo è. È un vecchio dibattito, ma l’affresco è stato attribuito dalla rivista Paragone Arte, una delle massime autorità nel campo, a Tommaso Di Stefano Lunetti, uno dei tanti che nel Cinquecento hanno acquisito la lezione di Michelangelo. Ed è un’attribuzione supportata da confronti molto convincenti. Infatti l’opera presenta diversi “spunti” michelangioleschi, ma nulla più».
Nel 2008 lei ha redatto il catalogo completo delle opere di Michelangelo. Ha preso in considerazione anche la Pietà di Marcialla? «Sì. E l’ho scartata. Non ci vedevo la mano di Michelangelo».
Schoen sostiene che almeno il disegno dovrebbe essere del Buonarroti. «Non conosco Schoen. E questa è un’ipotesi da valutare. Ma qui entriamo completamente in un altro campo: quello di una lunga serie di opere indirette, parliamo di diverse decine, ispirate o guidate in qualche modo da Michelangelo. Era uso fare così, era molto generoso come artista: dava i suoi disegni ad altri che poi realizzavano un’opera partendo da ciò che aveva iniziato. È stato un fenomeno molto esteso nel Cinquecento».
Secondo l’esperto americano, comunque, appena verranno eseguite le ricerche a raggi infrarossi verranno eliminati tutti i dubbi. «Le ricerche scientifiche possono essere utili, ma mai decisive. Rimane sempre come ultima parola la valutazione degli esperti. Che, ovviamente, possono non andare d’accordo. Ma dobbiamo essere chiari su un punto: dalla scienza non ci si può aspettare che risolva questi dubbi e non deve mai sostituirsi alla valutazione degli esperti».
Dunque, il caso è chiuso? «Non è mai stato aperto».
L’affresco è già stato attribuito ad un altro autore La mano michelangiolesca non c’è