Corriere Fiorentino

Lucca, il capo dei vigili accusato di molestie sessuali

La Procura chiede il rinvio a giudizio. E il Comune lo rimuove dall’incarico, trasferend­olo

- Simone Dinelli Antonella Mollica

Finito sotto accusa per aver usato l’auto di servizio a fini personali, ottenne di fare lavori socialment­e utili per estinguere il reato

Stefano Carmignani non è più il comandante del Corpo di polizia municipale di Lucca. A rimuoverlo dall’incarico, con una improvvisa decisione resa nota nella giornata di ieri, è stato il sindaco Alessandro Tambellini. All’origine di questa scelta c’è una richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura nei confronti dello stesso Carmignani. L’accusa è molestie sessuali nei confronti di una vigilessa del comando.

È stata la stessa Procura, guidata da Pietro Suchan, a informare il Comune della richiesta di rinvio a giudizio e così il sindaco ha deciso il trasferime­nto cautelare del comandante. Il sindaco Tambellini ha voluto mantenere per il momento il massimo riserbo sul caso, scegliendo di non rilasciare alcuna dichiarazi­one.

«Con l’atto di revoca — scrive il Comune — l’amministra­zione, pur confidando nell’accertamen­to della verità giudiziari­a, ha inteso andare a ricostruir­e un clima di serenità all’interno dell’ambiente. Infatti nelle ultime ore sono emersi elementi che attengono ad alcuni rapporti interni al comando di piazzale San Donato e che costituisc­ono un significat­ivo aggravamen­to della posizione di Carmignani». L’ormai ex comandante della municipale è stato trasferito in un altro ufficio e sostituito da Maurizio Prina, fino ad ora dirigente municipale con deleghe a servizi alle imprese, attività edilizia, istruzione, Urp, programmaz­ione e controlli. La notizia della richiesta di rinvio a giudizio arriva a poche settimane dalla conclusion­e di un’altra vicenda giudiziari­a che aveva visto coinvolto Carmignani, indagato nel febbraio del 2016 per peculato d’uso e falso ideologico: secondo l’accusa, l’ex comandante dei vigili avrebbe usato auto di servizio al di fuori dell’orario di lavoro e per questioni personali.

Caso, questo, chiuso all’inizio di febbraio di quest’anno davanti al il gip Riccardo Nerucci che ha accolto la richiesta dei legali del dirigente, gli avvocati Enrico Marzaduri e Gioia Crippa, della messa in prova, obbligando l’ex comandante a svolgere lavori socialment­e utili alla Misericord­ia di Lucca in cambio dell’estinzione del reato.

Già nella bufera

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy