Kalinic sì, Berna no I tifosi blucerchiati: «Si giochi alle 15»
Kalinic sì, Bernardeschi nì, Vecino no. Paulo Sousa si affida ai medici viola, prima di scegliere la formazione anti-Samp. Ma pur riabbracciando il bomber, molto probabilmente dovrà rinunciare al suo numero 10. Uscito nell’intervallo della gara contro il Bologna per un blocco lombare, il croato ha di nuovo lavorato in modo differenziato, ma aumentando anche le esercitazioni con i compagni di squadra. Indicazioni positive, che potrebbero consentire a Kalinic di rientrare gradualmente in gruppo e candidarsi anche a una maglia da titolare per domenica. Diverso il discorso per Vecino e Bernardeschi che, invece, ancora ieri si sono limitati al lavoro in palestra. L’uruguaiano è ancora alle prese con il problema al soleo con il quale è rientrato dagli impegni con la nazionale, mentre per il carrarino l’edema osseo alla caviglia resta un Federico Bernardeschi è in forte dubbio per la partita contro la Samp per i problemi alla caviglia che si trascina da due mesi problema da superare. Anche per questo motivo ieri, con Salica, Rogg, Corvino e Antognoni presenti al centro sportivo, è stato aggregato dalla Primavera il giovane attaccante Mlakar. Assenze a parte, per la Fiorentina, la gara di domenica diventa fondamentale per continuare a cullare ambizioni europee: «Ultimamente abbiamo trovato quel pizzico di fortuna che ci mancava — ha raccontato Carlos Sanchez a Radio Bruno — ma non è cambiato altro. Vogliamo continuare a vincere». Sousa sta meticolosamente preparando la squadra anche dal punto di vista alimentare, ammesso che la partita si giochi davvero alle 12,30. La federazione dei club dei tifosi della Samp infatti ha chiesto lo slittamento alle 15 «per ragioni di sicurezza, oltre che di buon senso» legate alla mezza maratona che la città di Genova ospiterà (bloccando le vie del centro) proprio in concomitanza del match. «Una decisione — chiudono i tifosi — da prendere in tempi brevi, per non arrecare disagi ai tifosi che intendono raggiungere lo stadio».