Corriere Fiorentino

Il 25 Aprile con i vigilantes

Manifestaz­ione in Santo Spirito, l’anno scorso finì con le aggression­i antagonist­e. L’Anpi: il servizio d’ordine funzionerà Torna il corteo in Oltrarno, commercian­ti in allarme: chi chiude, chi organizza la sicurezza

- A.P.

L’anno scorso fu il 25 Aprile della vergogna. La festa con corteo, concerto e cena in Santo Spirito, fu devastata dai blitz degli antagonist­i che si resero protagonis­ti di aggression­i e scritte sui muri del quartiere. Quest’anno l’Anpi ci riprova. Alcuni negozi chiuderann­o, altri pensano ai vigilantes. L’associazio­ne dei partigiani rassicura: «Il servizio d’ordine sarà efficace».

«Venghino signori, venghino...». L’assalto dei turisti a Firenze, per Pasqua e Pasquetta, ha sì rimpinguat­o le tasche di ristoranti e hotel, quasi tutti in over booking, ma ha fatto in modo che anche i venditori abusivi facessero affari d’oro. Chi ha potuto — non senza problemi a causa della calca — girare la città tra sabato e ieri si sarà reso conto che i tappetini con borse e giubbini contraffat­ti, poster, selfie stick, amuleti, occhiali, braccialet­ti e oggetti di elettronic­a made in China, erano praticamen­te in ogni angolo del centro storico: da Ponte Vecchio a via Calzaiuoli, da piazza Santa Croce a piazza Duomo passando per Borgo dei Greci, piazza San Firenze e piazza della Signoria.

Senza, poi, dimenticar­e anche gli Uffizi e l’ingresso della Galleria dell’Accademia dove, per poter passare, bisognava chiedere permesso agli abusivi.

Insomma, decine e decine di venditori ovunque. È pur vero che gli abusivi sono diventati scaltrissi­mi nel distinguer­e da lontano, in mezzo alla folla fitta, un casco bianco o un lembo di camicia celeste da vigile. In molti tolgono baracca e burattini diversi secondi prima che uno sguardo inesperto possa intraveder­e gli agenti. Qualcuno invece cerca di sfruttare ogni secondo utile: così, uno di loro scruta l’agente che cammina lentamente verso di lui, per allontanar­si quando è a meno di cinque metri. Altri piazzano il tappetino a trenta metri di distanza dagli uomini in divisa, che guardano impassibil­i.

E gli agenti, che vanno continuame­nte da una parte all’altra dell’Arno, invece di corrergli dietro, per sanzionarl­i e sequestrar­gli la merce bloccano invece chi all’ora di pranzo attraversa in bici Ponte Vecchio senza scendere dal sellino ricordando che si tratta di una via pedonale. E guai a fargli notare che la contestazi­one, anche se giusta, cozza con l’illegalità che si vede e si respira attorno: «Pensi agli affari suoi», la pronta risposta del vigile.

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Una delle scritte lasciate dagli antagonist­i l’anno scorso in Oltrarno
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2) Tappetini con le borse contraffat­te in via Calzaiuoli
3) Venditori di stampe in piazza Santa Croce
4) Altri venditori di borse false sul Ponte Vecchio anche ieri preso...
1) Venditori abusivi ripresi dall’alto da un residente in Borgo dei Greci 2) Tappetini con le borse contraffat­te in via Calzaiuoli 3) Venditori di stampe in piazza Santa Croce 4) Altri venditori di borse false sul Ponte Vecchio anche ieri preso...
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