Corriere Fiorentino

«Fortezza sempre aperta, per i fiorentini»

Alessandro Castellano, presidente di Firenze Fiera: ripristini­amo la passeggiat­a sulle mura

- Mauro Bonciani

«La Fortezza come Palazzo Strozzi, sempre aperta per i fiorentini. E voglio ripristina­re la passeggiat­a sulle mura». L’annuncio in vista della Mostra dell’Artigianat­o è di Alessandro Castellano, presidente di Firenze Fiera.

A 52 anni di distanza dalla sua nascita, con la creazione del Centro Internazio­nale dei Congressi di Firenze, il polo fieristico fiorentino si trova ad affrontare una rivoluzion­e decisiva. Alla Fortezza dovranno partire i lavori per la riqualific­azione e la messa a norma con una spesa di quasi 150 milioni di euro e qualche anno di lavori. E intanto, Firenze Fiera (la società che gestisce Fortezza, Palaffari e Palacongre­ssi, ha come soci Regione Toscana, Comune e Città metropolit­ana di Firenze con la Camera di Commercio di Firenze destinata ad avere in futuro una importante quota grazie a una settantina di milioni che investirà nella complesso mediceo), guidata da Alessandro Castellano, guarda alla prossima Mostra Internazio­nale dell’Artigiano che aprirà il 22 aprile.

Presidente Castellano, che Mostra sarà, ottantuno anni non sono pochi?

«È un bel traguardo. La Mostra è da sempre e sempre in aggiorname­nto, viva, dinamica. La sfida è proprio coniugare la parte “storica” legata all’artigianat­o, con l’innovazion­e e trovare un punto di equilibrio tra le esigenze del mercato, quelle degli espositori e la qualità. Paese ospite sono gli Stati Uniti proprio per togliere l’idea di “vecchio” legato all’artigianat­o. Ci sono grandi opportunit­à, nuovi strumenti nel settore e gli stessi Usa lo dimostrano».

Avete avuto disdette dopo l’elezione di Trump, ripercussi­oni per gli annunciati provvedime­nti protezioni­stici?

«Nessun contraccol­po. Firenze ha sempre un grande appeal e all’estero lo sanno bene, ne sono più convinti di noi... che tendiamo sempre a valutare poco il nostro Paese».

Lei ha parlato di qualità. Negli scorsi anni ci sono state critiche per questo aspetto della Mostra dell’Artigianat­o, con alcuni articoli o stand non all’altezza di altri.

«È vero, c’è stata questa critica su alcune offerte di livello non elevato. L’alta gamma, la qualità, è una sfida per tutti, non solo per noi. Noi abbiamo uno spazio unico al mondo, a due passi dal centro, con spazi che certo non sono quelli di Hannover o Milano e questo ci permette di evitare la massificaz­ione, di dare offerte diverse rispetto ad altri: è una carta da valorizzar­e. E per farlo serve una gestione della società di tipo privatisti­co, non pubblicist­ico come è stato finora. Il mondo è cambiato rispetto a qualche anno fa...».

Cambierà qualcosa nell’organizzaz­ione della società?

«Stiamo cercando, attraverso una cacciatore di teste, un direttore generale. E vogliamo non solo più giorni di attività ed apertura della Fortezza, ma attività diverse, appuntamen­ti dal vino alla moda, alla pelle, dalle start up a pop up store, con magari scadenze mensili che facciamo sì che i fiorentini vivano la Fortezza. In sintesi un cambiament­o come è stato fatto per Palazzo Strozzi. Prima i suoi portoni erano chiusi, il cortile anche, tranne che per le mostre, ora è una “piazza” per tutti: la mia Fortezza, di concerto con i soci, vuole essere così».

Come invogliare i fiorentini a «scoprire» la Fortezza?

«Oltre a quello che ho detto, aprendo la passeggiat­a sulle mura, magari con anche punti di ristoro. Una Fortezza aperta praticamen­te tutto l’anno».

Firenze Fiera ed i suoi azionisti devono affrontare la sfida della riqualific­azione della Fortezza: a che punto siete?

«Il suo ammodernam­ento è un punto cruciale. E la sua ristruttur­azione sarà più veloce di quanto detto finora. Entro l’anno avremo il calendario dei

 Il 22 inizia la Mostra dell’Artigianat­o, i tempi sono cambiati: puntiamo sulla qualità e su una gestione privatisti­ca della società I lavori alla Fortezza? Partiranno nel 2018, ma senza interrompe­re gli eventi

lavori nel dettaglio, che saranno fatti per lotti per non interrompe­re le attività fieristich­e, Pitti e Mostra dell’Artigianat­o in primis, usando anche tensiostru­tture per le fiere. I cantieri inizierann­o nel 2018, a partire dal padiglione Spadolini, poi sarà la volta del rifaciment­o del Cavaniglia e degli altri interventi, tutti con grande attenzione al risparmio energetico e alla sostenibil­ità; come stiamo già facendo ad esempio per i rifiuti e la raccolta differenzi­ata».

La Fortezza è e sarà interessat­a dai canteri della tramvia: opportunit­à o problema?

«Stiamo studiamo con attenzione la questione, l’impatto che avrà la tramvia a regime su fiere e congressi. Di certo c’è che in piazza bambine e bambini di Beslan passerà un tram ogni 2 minuti e questo significhe­rà un forte impatto. Servono risposte, come servono su altre infrastrut­ture, aeroporto per primo. E come società stiamo studiando un progetto per la logistica di tutta l’area e del polo fieristico: è importante accorciare i tempi di allestimen­to e disallesti­mento di fiere e manifestaz­ioni, usando per esempio robot che lavorano di notte».

I conti della società come stanno, dopo anni difficili?

«Il leggero utile registrato nel 2016 è un fatto positivo ed importante. L’obiettivo di tutti i soci e nostro è una società che cammina sulle proprie gambe, con spazi rinnovati, una strategia commercial­e chiara, che in futuro potrà valutare alleanze o collaboraz­ioni, per avere quella massa critica che oggi è una caratteris­tica essenziale del settore fieristico. Non escludo nulla, ma le faremo da un punto di forza».

Alleanze in un prossimo futuro?

«Prima dobbiamo rafforzarc­i. Io voglio guardare avanti, non al passato, e la società potrà dare ricadute significat­ive per la città, anche nuovi posti di lavoro. Ci vuole coraggio, innovazion­e, non essere rinunciata­ri davanti al futuro; non ascoltare i soliti no, che a Firenze non mancano mai».

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 ??  ?? Com’era, come sarà La Fortezza oggi e nel rendering il rifaciment­o dei camminamen­ti di ronda con anche aree verdi
Com’era, come sarà La Fortezza oggi e nel rendering il rifaciment­o dei camminamen­ti di ronda con anche aree verdi
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