Alla stazione il bus va in tilt E quando passa è strapieno
La prova sul campo passa al 17, altra linea sotto la lente d’ingrandimento delle polemiche. Il tragitto è quello che parte da viale Duse ed arriva a via delle Porte Nuove, attraversando il centro della città, come nel caso del 14. Stavolta va decisamente meglio. Buone le performance alla fermata di Coverciano: in tre controlli ad orari differenti (8,00, 13,30, 17,30) salterà soltanto una fermata (anche se la frequenza di un bus ogni 5-6 minuti non viene sempre rispettata). I tempi di percorrenza, inoltre, risultano accettabili, in relazione alla viabilità congestionata, con ritardi di massimo 6 minuti rispetto alla mezz’ora di viaggio prevista: 31 minuti all’andata la mattina, 36 minuti nel primo pomeriggio, 35 minuti la sera. Non va invece bene per quanto riguarda il rientro. Qui i tempi si alzano notevolmente, passando a 52, 49 e 50 minuti invece dei 35 della tabella di marcia (cioè in alcuni casi quasi il doppio del previsto), per via delle solite «sabbie mobili» in Via Jacopo da Diacceto. La strada, già di per sé ridotta a causa del passaggio della tramvia, deve sopportate pure il traffico privato e le tre linee Ataf (oltre al 17 anche il 14 e il 22) che arrivano da due accessi differenti, aumentando il caos. «Tutto sommato, rispetto ad altre linee, su questa non ci si può lamentare più di tanto», commenta una signora, che però sottolinea come alle fermate di via delle Porte Nuove gli autobus non siano quasi mai puntuali, con attese alle volte di più di 20 minuti. E non è un problema solo di tempi. Perché i ritardi dei bus finiscono con l’incidere anche sulla quantità di passeggeri per corsa. Capita spesso, infatti, che dopo un ritardo rispetto agli orari segnati sulla palina, arrivino quasi in contemporanea due mezzi, con il risultato di riempire fino all’inverosimile il primo e di lasciare quasi deserto il secondo. Su tre controlli effettuati alla fermata di via delle Porte Nuove, complessivamente, sono difatti mancate all’appello sei corse, così suddivise: tre durante la mattinata, due nel primo pomeriggio e una intorno all’orario di punta delle 19. Da segnalare infine, oltre a delle vetture, tranne che in un caso, quasi sempre obsolete (salta all’occhio all’interno degli autobus l’anacronistica avvertenza sul lasciare il posto ad «invalidi e mutilati di guerra»), la scarsa presenza di controllori a bordo, benché non del tutto assente. Sul 17, nei pressi di piazza Savonarola, ecco infatti salire due addetti vestiti in borghese. Risultato: due ragazzi non avevano il biglietto e sono stati multati.