Zig zag fra i turisti e buche Così il ritardo è la norma
Sessantuno corse, una ogni dieci minuti circa, dal lunedì al mercoledì (la prima alle 6,57 e l’ultima alle 20,16), settantacinque il giovedì e venerdì (con l’ultima a 00,50), per poi passare, nel fine settimana, alle settantasette del sabato (ultima alle 00,53) e alle quarantatrè dei festivi (ultima alle 00,35). Parliamo della linea D di Ataf, il bussino che, partendo dalla fermata Stazione Galleria e attraversando tutto l’Oltrarno, arriva fino a piazza Ferrucci. Orari, quelli riportati nelle tabelle dei totem, che però non sempre vengono rispettati. Traffico sostenuto e turisti che passeggiano per strada sono le principali cause delle corse saltate e dei ritardi sulle tabelle di marcia. Fermata Campuccio, in via dei Serragli, ore 8,07: quando il bussino (finalmente) arriva è già strapieno e il ritardo accumulato è di circa 8 minuti. Ma basta superare il muro di persone tra via Romana e piazza Pitti per recuperare un po’ di tempo. Insomma, per attraversare la città il D impiega (se va bene) poco meno di un’ora altrimenti bisogna calcolare tra i 15 e i 20 minuti in più. Stessa fermata (Campuccio) ma orario diverso, 13,30. Ad attendere il bus ci sono circa 10 persone alquanto arrabbiate: «Siamo qui da 20 minuti — si sfogano — e ancora non si vede nessuno. Fino a ora sono saltate due corse, quelle delle 13,18 e delle 13,30. Ora ci tocca prendere quello delle 13,47...», che però è già in ritardo di 5 minuti. Sul piccolo mezzo la gente è pigiata come le sardine, non si respira per il caldo e tanto per cambiare il condizionatore non funziona. Qualcuno dice: «Sembra un viaggio della speranza», e chi può scende alla prima fermata preferendo farsela a piedi. Intanto l’autista è costretto a zigzagare tra turisti indisciplinati, motorini che sbucano ovunque e voragini che fanno continuamente ballare il mezzo. Su ponte Santa Trinita, il bus, come ogni giorno, è costretto a fermarsi 10 minuti e ad attendere in coda che il camion di Quadrifoglio svuoti i cassonetti: «Ma è questa l’ora per fare certi lavori?», si lamentano i passeggeri. Ed eccoci in piazza del Carmine. Si va a passo d’uomo «perché con tutte queste buche mi si spaccano le sospensioni», si giustifica il conducente. Terza prova. Sempre alla fermata Campuccio ma alle 17.28. Quasi per miracolo il mezzo di Ataf porta solo 3 minuti di ritardo, che recupera durante la corsa tanto da arrivare in anticipo in piazza Ferrucci. «Volete sapere quali sono i punti critici?», ragiona il conducente, «Piazza Stazione e piazza Tasso per il traffico; piazza Pitti, via Guicciardini e via dei Bardi per i turisti. Noi facciamo il possibile, ma per i miracoli ci stiamo ancora attrezzando».