Corriere Fiorentino

Viola, sfida al futuro

In pole position per la panchina c’è Pioli, prossimo avversario Così la Fiorentina vuole ripartire

- di Leonardo Bardazzi

Da Milano sono sicuri: l’Inter ha già deciso di non confermare Stefano Pioli. Anche se arrivare a Simeone o Conte dovesse rivelarsi impossibil­e. L’allenatore nerazzurro ovviamente spera il contrario e si giocherà le sue carte fino in fondo, ma di sicuro quello che pareva un piccolo varco, per Corvino e la Fiorentina adesso potrebbe trasformar­si in un’autostrada.

Nelle ultime quattro giornate infatti è cambiato tutto. Dopo lo scintillan­te 7-1 all’Atalanta, l’Inter ha ottenuto appena 2 punti di cui uno accolto come una bruciante sconfitta. Il derby pareggiato dalla zampata finale di Zapata insomma, rischia di essere l’epilogo della storia nerazzurra dell’ex difensore viola, anche perché quel cambio Joao Mario-Murillo a metà ripresa, è stato accolto dall’ambiente interista come una volontà di arroccarsi in difesa. L’ex Montella che spinge Pioli verso Firenze. Un bell’intreccio di calcio e mercato che potrebbe diventare realtà nel giro di poco tempo. Di sicuro, da salvatore della patria, l’ex difensore viola è diventato il primo colpevole dell’attuale classifica interista: per cambiare un destino segnato, dovrebbe vincere praticamen­te tutte le partite rimaste, anche se l’ultimo nome circolato, Marco Silva dell’Hull City, fa ben capire che l’intenzione di Suning è voltar pagina in ogni caso.

E qui dunque si inserisce la Fiorentina. Pioli infatti piace sia come allenatore che come persona, è legato a Firenze e ha l’esperienza giusta per iniziare un ciclo in un ambiente non semplice come quello viola. A Milano guadagna tanto (circa 2 milioni l’anno), ma se dovesse arrivare la rottura con la proprietà interista, l’intesa sui soldi non sarebbe un grande ostacolo. Anche perché proprio Pioli, prima dell’arrivo di Sousa, aveva lanciato segnali di gradimento alla Fiorentina.

Il perfido destino però lo mette di fronte proprio ai viola: sabato sera al Franchi potrebbe affossare le ultime (minime) speranze di sesto posto, oppure — in caso di sua sconfitta — chiudere di fatto la sua avventura all’Inter e iniziare a immaginars­i sulla panchina di Sousa. Nella lista (ormai ristretta) di Corvino resta anche Di Francesco: «Il mio futuro lo deciderò entro fine mese», ha detto sabato. Tra il mister del Sassuolo e il dg viola il contatto c’è stato: Di Francesco porterebbe entusiasmo e un ottimo talento soprattutt­o nel far crescere i giovani. Anche lui però è legato da un contratto (con clausola) con la sua attuale società, cosa che costringe i viola a mordere il freno e portare pazienza. A forza di aspettare comunque la lista dei papabili si è ridotta parecchio: Giampaolo ha firmato con la Samp, Jardim è irraggiung­ibile come Sarri, Mazzarri guiderà il Watford anche l’anno prossimo. Restano, appunto, Pioli e Di Francesco. Con l’interista che sembra il preferito e ora anche il favorito.

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 ??  ?? Stefano Pioli, 51 anni, a novembre è subentrato a De Boer sulla panchina dell’Inter
Stefano Pioli, 51 anni, a novembre è subentrato a De Boer sulla panchina dell’Inter
 ??  ?? Il patron viola Andrea Della Valle insieme al consiglier­e Panerai e (sopra) al dg Rogg e Antognoni Tra qualche settimana la Fiorentina scioglierà il dubbio intorno al nome del nuovo allenatore
Il patron viola Andrea Della Valle insieme al consiglier­e Panerai e (sopra) al dg Rogg e Antognoni Tra qualche settimana la Fiorentina scioglierà il dubbio intorno al nome del nuovo allenatore

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