Tornano a Siena gli scudetti revocati
I giudici sportivi: processo da rifare. Cancellate anche le condanne ai dirigenti
Incredibile ma vero, la Mens Sana riconquista i suoi scudetti. Con una sentenza a dir poco clamorosa, la Quarta Sezione del Collegio di Garanzia del Coni, presieduta da Dante D’Alessio, ha annullato le decisioni di primo e di secondo grado del Tribunale Federale e, di conseguenza, ha restituito due scudetti (più due coppe Italia e una Supercoppa) a Siena. Annullate anche le condanne per l’ex dg Ferdinando Minucci e per gli altri ex dirigenti biancoverdi (la vicepresidente Serpi, l’ex vicepresidente Anselmi e l’ex presidente Lazzeroni) coinvolti nell’inchiesta «Time Out».
Comprensibile la gioia della città, da sempre legatissima alla sua squadra di basket, anche e soprattutto per i trionfi degli anni 2000 (8 scudetti, 5 coppe Italia, 7 Supercoppe, 1 Saporta Cup), seguiti a ruota dal triste fallimento del club: «Erano e sono trofei vinti sul campo — scrive su Facebook il sindaco Bruno Valentini — senza contestazione di illeciti sportivi e devono restare a Siena, a testimonianza di una delle storia più belle del basket italiano. Vada invece avanti la giustizia ordinaria, sia civile che penale, contro chi ha causato il fallimento della società nonostante le ingenti risorse disponibili. Insieme alla nuova Mens Sana Basket 1871 ed al- la Polisportiva Mens Sana, abbiamo provato fino in fondo a salvare almeno l’onore di quella straordinaria avventura, che suscita ancora tanta ammirazione .... ed anche invidia» .
Secondo le sentenze precedenti, alcuni dirigenti tra cui Minucci, costruirono un sistema di fatturazioni per evadere le tasse e creare fondi con cui pagare in nero i giocatori. A Minucci (radiato dalla Fip) furono dati gli arresti domiciliari, poi convertiti nell’obbligo di risiedere a Siena. Nel 2014 invece, la società venne messa in liquidazione e successivamente dichiarata fallita.Le motivazioni della sentenza Coni che (almeno sul piano sportivo) ribalta tutto si conosceranno tra 60 giorni, nel frattempo, e in attesa che il processo ricominci, Siena si riprende i suoi titoli e la sua dignità.
La gioia del sindaco «Erano e sono trofei vinti sul campo, giusto che restino nella nostra città»