Pescia, il cadavere della madre nascosto in casa per dieci anni
Così la figlia continuava a prenderne la pensione
Ha nascosto il cadavere della mamma per percepirne la pensione. È quello che la polizia sospetta sia avvenuto in un condominio di Pescia dove è stato trovato il cadavere di una pensionata di 90 anni. La polizia, intervenuta in seguito ad alcune segnalazioni da parte dei vicini, ha scoperto il corpo nella camera da letto della casa dove la figlia della donna viveva tuttora: era in avanzato stato di decomposizione, avvolto in coperte e sacchi, occultato nell’angolo di una stanza. La morte, ipotizzano gli agenti intervenuti, potrebbe risalire anche a diversi anni fa, forse anche dieci anni fa. Sembra che alla base della vicenda ci siano ragioni economiche: la figlia avrebbe continuato a riscuotere la pensione della madre morta e per questo è stata denunciata per truffa ai danni dello Stato e occultamento di cadavere. L’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia sui resti della madre.
Ai vicini raccontava che la mamma si trovava a Lido di Camaiore, in una casa di riposo. Ma sono stati proprio due vicini a capire che quella storia faceva acqua. «Un paio di giorni fa la figlia dell’anziana ci ha chiamati — raccontano Stefania Petrone e Raffaele Maglione — chiedendoci di aiutarla perché non le funzionava la caldaia. Bisognava sfiatare i termosifoni, ma non ha voluto che entrassimo in camera da letto. Non è stata l’unica cosa che ci ha colpito: l’appartamento era pieno di roba, vestiti e altre cose ammassate dappertutto. Il pavimento era nero e c’era molta sporcizia. E su un mobile c’erano una ventina di deodoranti spray per ambienti. Li usava continuamente, anche nel condominio: ne aveva sempre una bottiglia in mano». Forse questo è uno dei motivi per cui la donna è riuscita a nascondere la morte della madre per così tanti anni. Poco socievole («Guai se entravi nella sua vita», dicono ancora i vicini), per la caldaia si è rivolta alle uniche persone che probabilmente, nel condominio di via Marconi, le ispiravano fiducia: tempo fa, la famiglia di Maglione sventò per caso un furto nel suo appartamento. Ma proprio loro hanno capito che bisognava fare qualcosa: «In casa non si respirava, perciò abbiamo chiesto alla polizia di verificare la presenza dell’anziana in qualche struttura». Dove però di lei non c’era traccia.
I vicini «Ci ha chiesto un aiuto per la caldaia e siamo entrati: quel caos ci ha subito insospettiti»