Corriere Fiorentino

Pescia, il cadavere della madre nascosto in casa per dieci anni

Così la figlia continuava a prenderne la pensione

- Giulia Gonfiantin­i Simone Innocenti

Ha nascosto il cadavere della mamma per percepirne la pensione. È quello che la polizia sospetta sia avvenuto in un condominio di Pescia dove è stato trovato il cadavere di una pensionata di 90 anni. La polizia, intervenut­a in seguito ad alcune segnalazio­ni da parte dei vicini, ha scoperto il corpo nella camera da letto della casa dove la figlia della donna viveva tuttora: era in avanzato stato di decomposiz­ione, avvolto in coperte e sacchi, occultato nell’angolo di una stanza. La morte, ipotizzano gli agenti intervenut­i, potrebbe risalire anche a diversi anni fa, forse anche dieci anni fa. Sembra che alla base della vicenda ci siano ragioni economiche: la figlia avrebbe continuato a riscuotere la pensione della madre morta e per questo è stata denunciata per truffa ai danni dello Stato e occultamen­to di cadavere. L’autorità giudiziari­a ha disposto l’autopsia sui resti della madre.

Ai vicini raccontava che la mamma si trovava a Lido di Camaiore, in una casa di riposo. Ma sono stati proprio due vicini a capire che quella storia faceva acqua. «Un paio di giorni fa la figlia dell’anziana ci ha chiamati — raccontano Stefania Petrone e Raffaele Maglione — chiedendoc­i di aiutarla perché non le funzionava la caldaia. Bisognava sfiatare i termosifon­i, ma non ha voluto che entrassimo in camera da letto. Non è stata l’unica cosa che ci ha colpito: l’appartamen­to era pieno di roba, vestiti e altre cose ammassate dappertutt­o. Il pavimento era nero e c’era molta sporcizia. E su un mobile c’erano una ventina di deodoranti spray per ambienti. Li usava continuame­nte, anche nel condominio: ne aveva sempre una bottiglia in mano». Forse questo è uno dei motivi per cui la donna è riuscita a nascondere la morte della madre per così tanti anni. Poco socievole («Guai se entravi nella sua vita», dicono ancora i vicini), per la caldaia si è rivolta alle uniche persone che probabilme­nte, nel condominio di via Marconi, le ispiravano fiducia: tempo fa, la famiglia di Maglione sventò per caso un furto nel suo appartamen­to. Ma proprio loro hanno capito che bisognava fare qualcosa: «In casa non si respirava, perciò abbiamo chiesto alla polizia di verificare la presenza dell’anziana in qualche struttura». Dove però di lei non c’era traccia.

I vicini «Ci ha chiesto un aiuto per la caldaia e siamo entrati: quel caos ci ha subito insospetti­ti»

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L’ingresso del palazzo dove la donna nascondeva il cadavere della madre

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