Liberate l’Oltrarno da questo 25 Aprile
Gentile direttore, nel giorno in cui sul giornale da Lei diretto si legge dell’attività sociale e politica degli Angeli del Bello, il cui presidente — si legge testualmente — è Giorgio Moretti, «imprenditore vicino a Matteo Renzi», Le invio le immagini che testimoniano cosa accade quotidianamente e cosa appare oggi sulle facciate dei nostri palazzi fiorentini in Santo Spirito. in vista della commemorazione in Oltrarno del 25 Aprile. Nelle vie di Oltrarno, dove spesso chiamando la Polizia e o la Digos si riescono ad avere anche gli Angeli del Bello che ripuliscono le facciate dei palazzi e dei monumenti oltraggiati dai soliti dieci teppisti, che dovrebbero loro stessi ripulire e pagare le vernici e i pennelli. Scrivo da fiorentina indignata. Intanto, in attesa della manifestazione del 25 Aprile, concessa inspiegabilmente e nuovamente dall’amministrazione comunale fiorentina in Oltrarno, nonostante la devastazione della proprietà privata dello scorso anno, hanno già imbrattato le facciate dei palazzi appena ripuliti in via del Presto di San Martino angolo piazza Santo Spirito. E poi legga il contenuto dei manifesti dove è scritto «con ogni mezzo possibile». Ma invece di rilasciare interviste sui quotidiani, perché viene concesso l’Oltrarno per il secondo anno consecutivo per la festa del 25 Aprile dopo gli oltraggi dello scorso anno? È un modo per invitate a ridurlo di nuovo un letamaio, gentile direttore? Scrivetelo a chiare lettere sugli organi di informazione e sulla Rete! Proponete un sondaggio ai fiorentini se vogliono queste manifestazioni in centro e in Oltrarno. Ma non lo farete. Camilla Speranza
Conosco (e stimo) da tempo Camilla Speranza e sinceramente non capisco il tono di sfida contenuto nella sua lettera. Perché avrei dovuto avere difficoltà a recepire la sua protesta? Da anni siamo impegnati a denunciare il degrado della città, segnatamente dell’Oltrarno. E già l’anno scorso, in occasione della manifestazione del 25 Aprile in Santo Spirito, abbiamo sollevato il problema della compatibilità tra il diritto a manifestare e il diritto dei privati cittadini a vedere difesi i propri diritti (e i propri beni). Quest’anno c’è il rischio di un bis, e abbiamo da giorni lanciato l’allarme. Le istituzioni hanno il dovere di impedire una giornata di altre sopraffazioni. Fa tristezza parlare di tutto questo a proposito della Liberazione, che dovrebbe essere una festa di popolo, vera e di tutti per i valori che storicamente ha espresso, ma che la faziosità di una sinistra intollerante sta distruggendo. Il caso di Roma, dove la Comunità ebraica (seguita dal Pd) è stata costretta a rinunciare perché l’Anpi aveva invitato al corteo i palestinesi e i discendenti di quel Gran Muftì di Gerusalemme che fu alleato di Hitler, non fa certo prevedere correzioni di rotta. Peccato.