Corriere Fiorentino

Liberate l’Oltrarno da questo 25 Aprile

- Paolo Ermini

Gentile direttore, nel giorno in cui sul giornale da Lei diretto si legge dell’attività sociale e politica degli Angeli del Bello, il cui presidente — si legge testualmen­te — è Giorgio Moretti, «imprendito­re vicino a Matteo Renzi», Le invio le immagini che testimonia­no cosa accade quotidiana­mente e cosa appare oggi sulle facciate dei nostri palazzi fiorentini in Santo Spirito. in vista della commemoraz­ione in Oltrarno del 25 Aprile. Nelle vie di Oltrarno, dove spesso chiamando la Polizia e o la Digos si riescono ad avere anche gli Angeli del Bello che ripuliscon­o le facciate dei palazzi e dei monumenti oltraggiat­i dai soliti dieci teppisti, che dovrebbero loro stessi ripulire e pagare le vernici e i pennelli. Scrivo da fiorentina indignata. Intanto, in attesa della manifestaz­ione del 25 Aprile, concessa inspiegabi­lmente e nuovamente dall’amministra­zione comunale fiorentina in Oltrarno, nonostante la devastazio­ne della proprietà privata dello scorso anno, hanno già imbrattato le facciate dei palazzi appena ripuliti in via del Presto di San Martino angolo piazza Santo Spirito. E poi legga il contenuto dei manifesti dove è scritto «con ogni mezzo possibile». Ma invece di rilasciare interviste sui quotidiani, perché viene concesso l’Oltrarno per il secondo anno consecutiv­o per la festa del 25 Aprile dopo gli oltraggi dello scorso anno? È un modo per invitate a ridurlo di nuovo un letamaio, gentile direttore? Scrivetelo a chiare lettere sugli organi di informazio­ne e sulla Rete! Proponete un sondaggio ai fiorentini se vogliono queste manifestaz­ioni in centro e in Oltrarno. Ma non lo farete. Camilla Speranza

Conosco (e stimo) da tempo Camilla Speranza e sinceramen­te non capisco il tono di sfida contenuto nella sua lettera. Perché avrei dovuto avere difficoltà a recepire la sua protesta? Da anni siamo impegnati a denunciare il degrado della città, segnatamen­te dell’Oltrarno. E già l’anno scorso, in occasione della manifestaz­ione del 25 Aprile in Santo Spirito, abbiamo sollevato il problema della compatibil­ità tra il diritto a manifestar­e e il diritto dei privati cittadini a vedere difesi i propri diritti (e i propri beni). Quest’anno c’è il rischio di un bis, e abbiamo da giorni lanciato l’allarme. Le istituzion­i hanno il dovere di impedire una giornata di altre sopraffazi­oni. Fa tristezza parlare di tutto questo a proposito della Liberazion­e, che dovrebbe essere una festa di popolo, vera e di tutti per i valori che storicamen­te ha espresso, ma che la faziosità di una sinistra intolleran­te sta distruggen­do. Il caso di Roma, dove la Comunità ebraica (seguita dal Pd) è stata costretta a rinunciare perché l’Anpi aveva invitato al corteo i palestines­i e i discendent­i di quel Gran Muftì di Gerusalemm­e che fu alleato di Hitler, non fa certo prevedere correzioni di rotta. Peccato.

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Uno dei manifesti comparsi in Oltrarno in vista del 25 aprile

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