Design, bellezza, cibo: gli stand degli artigiani Animali pieni di luce, sciarpe a calamita e il burro con il latte di mucche «felici»
Dall’Italia e dal mondo alla Fortezza, fino al 1° maggio
Ci sono due dromedari ad accogliere gli ospiti dell’edizione numero 81 della Mostra Internazionale dell’Artigianato, inaugurata ieri mattina alla Fortezza da Basso e aperta fino al 1° maggio. Ma ci sono anche un’auto americana e una tenda «Tipi» indiana. Un’accoglienza internazionale per una mostra che ospita 50 paesi stranieri, con gli Stati Uniti ospite d’onore e un villaggio marocchino dove poter ammirare il suk con i suoi artigiani, il ristorante, il tè e…i dromedari. Sono però gli oltre 800 espositori italiani il fiore all’occhiello di una fiera che quest’anno ha puntato molto sul made in Italy e l’artigianato locale, lavorando anche sulla promozione delle imprese italiane del settore artigianato artistico sui mercati esteri, con una tre giorni (26,27 e 28 aprile) B2B Italian Crafts Accents promossa e organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con Artex e il supporto della Regione Toscana. Tra gli oggetti di artigianato classico, gli artigiani digitali, i designer e gli illustratori, il mondo dell’abitare con l’edilizia ecosostenibile, la bellezza e il benessere, il vintage, il riciclo e le prelibatezze da tutto il mondo, anche tanta originalità e oggetti curiosi, naturalmente hand made. Bastano dei vecchi ferri arrugginiti, bulloni, pinze, lime per creare «Animali animati» pieni di luce, come un riccio i cui aculei si muovono con il vento o una cavalletta con una tenaglia al posto della testa, che si apre e «morde». I disegni dei ragazzi di Sipario diventano oggetti colorati per la casa, piatti e vassoi in legno, ma anche tovagliette e portapane plastificati. Mai più il collo scoperto con le sciarpe a calamita e un po’ di Sicilia nei bijoux con i tamburelli di «Gioie e Colori». Salendo al piano attico del Padiglione Spadolini, è tutto un assaggio, dai taralli pugliesi, ai trik e trak sicilia- ni con la ricotta fresca, che serve anche come farcitura per i cannoli «a fiocchetto». Tra salumi, formaggi, tartufo, le Gallette della Bretagna servite da due signorine in abiti tipici e uno champagne dal Belgio al sapore di cioccolato, da gustare dopo aver assaporato una fragolina, che ne esalta il sapore. Nel Padiglione Cavaniglia, «Visioni» è la sezione dedicata all’artigianato di innovazione e di design e vi si può incontrare una rappresentanza degli Esercizi storici fiorentini e l’orafo Paolo Penko, con le sue creazioni classiche e quelle innovative dei suoi figli, come gli orecchini a freccia. Anche la zona «Bellezza e benessere» riserva delle sorprese e, tra siero alla bava di lumaca, creme, oli essenziali, prodotti a base di cocco e Aloe vera, ecco spuntare il dentifricio ayurvedico «sudanta», tutto naturale, senza fluoro ma, soprattutto, il burro «ghee» di Shankara, pieno di principi nutritivi sani, perché prodotto con il latte di mucche «felici».