Corriere Fiorentino

Ataf, sciopero anti-Comune «Il caos non è colpa nostra»

Protesta per il caos da cantieri: «Palazzo Vecchio privilegia il traffico privato e poi dà la colpa a noi»

- Giulio Gori

Strade intasate, traffico in tilt, bus incastrati tra le auto e i cantieri. E ora le rsu di Ataf sono pronti allo sciopero contro Palazzo Vecchio, a causa del «difficilis­simo stato della viabilità cittadina, che sta letteralme­nte collassand­o a causa dei provvedime­nti assolutame­nte insufficie­nti e inefficaci messi in atto dall’amministra­zione comunale».

Data e modalità dello sciopero saranno resi noti stamani, durante una conferenza stampa alla stazione di Santa Maria Novella. Qualche giorno fa, Cisl — col placet dei tassisti — aveva tentato di avanzare la proposta delle targhe alterne, per superare la fase critica dei cantieri della tramvia. Cgil invece aveva lanciato l’idea di creare tre nuove corsie preferenzi­ali per i bus. Obiettivo «tutelare i servizi di pubblica utilità, limitando in qualche modo la mobilità privata». Nei giorni scorsi, il clima era teso («La tensione a bordo dei bus è livelli altissimi, così come è pesantissi­mo per il personale viaggiante svolgere un turno di lavoro in questo caos», spiegano le Rsu), ma la volontà di trattare per trovare una soluzione con Palazzo Vecchio c’era. Ma ieri mattina all’incontro del tavolo della mobilità in programma in Comune, sindacalis­ti e Rsu di Ataf non si sono presentate, avevano già deciso lo sciopero prima ancora di ascoltare le proposte dell’assessore Stefano Giorgetti.

Perché lo strappo? «Siamo tutti d’accordo — spiegano da Cgil — La rottura è stata provocata dalle frasi gravi del sindaco Nardella che ha scaricato su Ataf la responsabi­lità dei disagi, quando è chiaro che il problema sono le scelte di Palazzo Vecchio». Il sindaco, nei giorni scorsi, parlando dell’azienda, non aveva risparmiat­o critiche. «Ataf — aveva detto — Mi fa arrabbiare molto, ricevo lamentele, poi spesso prendo l’autobus, e vedo che le cose non funzionano». Insomma, secondo le Rsu invece di «tutelare soprattutt­o i servizi di pubblica utilità, limitando in qualche modo la mobilità privata» Nardella attacca Ataf mettendo così in difficoltà pure i tassisti che fanno turni «pesantissi­mi» ed i passeggeri se la prendono con loro . «Leggerò le loro motivazion­i — risponde Giorgetti — Se i sindacati vogliono fare proposte, vengano a discutere al tavolo della mobilità. E comunque i problemi dell’ultima settimana erano per la Mostra dell’artigianat­o».

Palazzo Vecchio ieri ha avanzato una nuova soluzione: non più doppia corsia per i bus nel sottopasso sotto piazza Bambine e Bambini di Beslan: «Il sottopasso — dice Giorgetti –—rimane inalterato, perché siamo riusciti a accelerare un cantiere per spostare una tubazione di Publiacqua che ci consentirà, da venerdì (domani, ndr), il recupero della doppia corsia sopra, da via Ridolfi a viale Lavagnini: nello stesso lasso di tempo ci potrà transitare il doppio delle macchine». Inoltre, da ieri sera è già tornato a disposizio­ne un primo tratto di quella doppia corsia, così da facilitare l’uscita dalla zona della stazione di Santa Maria Novella. I tassisti di Socota 4242 giudicano «positivame­nte» le nuove soluzioni. Tra le novità c’è anche il cambio dei tempi del semaforo tra via Leone X e viale Milton: su quest’ultimo il tempo del verde sarà allungato, per rendere più fluido il traffico verso il nuovo sottopassa­ggio della Fortezza.

Doppia corsia in via Ridolfi per cercare di smaltire più traffico I taxi soddisfatt­i

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Il caos alla stazione generato dai cantieri della tramvia Gli autobus accumulano ritardi insostenib­ili per gli utenti

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