Prima ti odia poi ti ama Cioni, la cena con libro
Retroscena politici e di vita, l’ex sceriffo stasera all’Obihall per la presentazione
Dopo sei mesi dall’ultima volta tornano le «cene del Cioni», ma con una prima assoluta. Stasera al Obihall l’ex sceriffo presenta il suo nuovo libro Cioni ti ama, circondato in questi giorni da un assoluto riserbo. A otto anni di distanza da Cioni ti odia e dopo l’esito del processo di Cassazione sul caso Castello-Fondiaria, Graziano Cioni torna con un libro su di sé Cioni ti ama. (Persona informata sui fatti), edito da Sarnus, e non solo.
La serata all’Obihall, organizzata da Pensalibero.it, il giornale on line guidato da Nicola Cariglia, vedrà oltre alla cena già prenotata da quasi
Ci saranno persone diverse in tutto, ma non sui valori universali
mille persone musica, interventi dal palco ed intermezzi di spettacolo. Sul tavolo ognuno troverà una copia del libro ed il menù, organizzato dal catering Mitolo, sarà a base di tradizione e di carne, con però spazio anche ai vegetariani, con vino e spumante per il brindisi.
«Sarà un evento speciale, persone diverse in tutto che passano una serata assieme per dimostrare che al di là del quotidiano dibattere e anche polemizzare su problemi che attengono alla appartenenza politica o ideologica di ognuno — ha scritto Cioni su Facebook — Ci sono poi valori universali che in quanto tali non sono né di destra, né di sinistra, quali la giustizia , la legalità e il rispetto della dignità di ogni persona». Sul palco ci saranno sicuramente Andrea Rossellini, l’agente dei vigili che si è tuffato in Arno per salvare una ragazza sconosciuta di 19 anni, e l’associazione «Fino a prova contraria» che si occupa di malagiustizia.
Anche se Cioni ha detto che non vuole fare polemica, nel libro fa, come ha annunciato lui stesso, «nomi e cognomi degli amici di vecchia data e degli avversari più o meno leali» e le polemiche non mancheranno. C’è anche e soprattutto la sua vita e le sue passioni, dagli anni ‘50 ad oggi, da Pontorme al Parlamento, dal protagonismo politico ai momenti dolorosi come la morte della figlia Valentina e la lotta quotidiana contro «l’inquilino inglese» come lo chiama con ironia cioè il morbo di Parkinson. Poi all’avviso di garanzia su Castello, l’estromissione di Cioni dalle primarie a sindaco che elessero Matteo Renzi, gli otto anni «processuali», vissuti anche in aula, fino alla assoluzione in Cassazione. Con qualche retroscena «di episodi e avvenimenti che ho visto e vissuto in prima persona».