Corriere Fiorentino

Via libera alla Foster bis: con Tav, bus e tramvia

Ferrovie dà il via libera. Nardella: il primo hub italiano di mobilità integrata (taxi compresi)

- Fatucchi

Meno alta velocità e negozi, ma più bus. E lo «squalo» ci sarà. Questo l’esito dell’incontro romano sul nodo Tav di Firenze. Il tunnel si farà (ma partirà solo quando arriverà il via libera alle terre di scavo), così come la Foster. Che non sarà più «la» stazione dell’Alta velocità. Quella centrale resta infatti Santa Maria Novella (spostare i Frecciaros­sa in via Circondari­a avrebbe fatto perdere a Ferrovie quote di mercato), alla Foster si fermeranno i treni Tav «passanti» (quelli che si fermano ora a Campo di Marte). E la Foster diventa un «hub», uno snodo: dei treni, ma soprattutt­o dei pullman turistici, dei bus extraurban­i ed a lunga percorrenz­a che arriverann­o da una nuova strada, quella ora usata dai camion per il cantiere, che dal Romito arriva al Cnr in via Reginaldo Giuliani. Ancora: collegata alla tramvia, con la fermata della linea 2 lì vicino. E ai taxi, con fermate ad hoc.

«Il primo hub italiano di mobilità integrata», è l’annuncio che arriva da Roma al termine dell’incontro tra il sindaco Dario Nardella accompagna­to dall’assessore Stefano Giorgetti, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, l’Ad di Ferrovie Renato Mazzoncini, quello di Rfi Maurizio Gentile e i progettist­i di Arup, il grande gruppo italiano che lavora fianco a fianco con lo studio di Sir Norman Foster. E loro hanno presentato i primi rendering e le prime mappe della nuova Foster. Gli spazi commercial­i passano da 27 mila metri quadri a circa 10 mila. L’ex area della Mukki diventa un parcheggio bus da 130 posti. A fianco della stazione, lato ferrovia regionale, ci sono i 37 «stalli», spazi sosta, sempre per i bus, che lasciano turisti o pendolari e ripartono, con una capacità di 3 mila passeggeri l’ora. Di questi 37, 27 stalli per i bus regionali consentira­nno di abbandonar­e, probabilme­nte, la stazione Sita accanto a Santa Maria Novella.

Nel progetto resta il design «originario»: cioè resta la co- pertura in vetro ed acciaio, lo «squalo» di Foster (peraltro, il contratto di acquisto era già stato firmato, non farlo avrebbe comportato una penale da circa 4 milioni di euro).

Il sindaco Dario Nardella è convinto che «siano stati risolti tutti i problemi» e guadagnato «opportunit­à per la città». Anzi, arriva a dire che con l’inaugurazi­one oggi del «bypass stradale di Mantignano­Ugnano che risolve problemi immensi», a maggio del «bypass del Galluzzo, strada attesa da 30 anni», a giugno «del parcheggio di Villa Costanza, il primo parcheggio-scambiator­e autostrada-tram» e, infine, a settembre «del by-pass di Cascine del Riccio, nel quadrante a sud-est della città» Firenze avrà un «poker» che diventerà una scala reale «con la Foster». Anche l’assessore Ceccarelli si dice convinto che «nel progetto che ora verrà studiato in tutti i particolar­i da Arup c’è veramente tutto: sia l’Alta velocità che i bus, che la tramvia, che i taxi».

Ora, la difficoltà è capire la reale utilità per i Frecciaros­sa di questa fermata rispetto a Campo di Marte e quanto sarà davvero utilizzata da Ferrovie. Così come ci sarà da aspettare mesi per la progettazi­one esecutiva e, fino a che non arriverà il via libera dal ministero dell’ambiente per il trasporto delle terre di scavo a Santa Barbara, gli operai non potranno tornare al lavoro a pieno regime per il tunnel. Ma dopo quasi un anno di stallo e di discussion­i e ipotesi disparate, sembra che si sia messo un punto fermo all’Alta velocità.

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Il rendering presentato da Arup ieri alla riunione a Roma della stazione Foster in via Circondari­a

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