Corriere Fiorentino

La storia nella valigia: Prato dal 1944 a oggi

Al museo del tessuto in mostra 73 anni di moda e costume

- Giorgio Bernardini

Una video istallazio­ne al museo, che circonda il visitatore e lo mette al centro della storia. Un racconto elaborato come nuovo linguaggio offerto alla città: Prato. Il tessuto e la moda / 1944 – oggi è il titolo della nuova attrazione multimedia­le inaugurata ieri al Museo del Tessuto di Prato. Tredici minuti di immagini e parole proiettati su tre schermi che ripercorro­no in maniera innovativa i settant’anni dello spirito industrial­e della città, senza rinunciare al racconto dell’evoluzione sociale e delle difficoltà che derivano dalla gestione dell’ondata migratoria cinese.

Si tratta di numeri, immagini rare dalle teche Rai, foto storiche scovate sui giornali di moda e documenti esclusivi: l’istallazio­ne collocata al primo piano del museo narra la vicenda produttiva pratese con un riferiment­o costante alla contempora­neità. All’evento inaugurale hanno partecipat­o il presidente della Fondazione Francesco Nicola Marini, la vicepresid­ente e assessore alla Cultura della Regione Monica Barni, gli assessola ri comunali alla Cultura e alle Politiche Economiche Simone Mangani e Daniela Toccafondi.

La nuova istallazio­ne completa un racconto che il museo effettua già con altri linguaggi nelle prime sale: gli oggetti, i reperti e i materiali si rarefanno fino a scomparire, per lasciare campo soltanto a un prodotto multimedia­le fatto di audio stereo, video, luci ed effetti grafici accompagna­nti da informazio­ni (in italiano ed inglese) e da 6 oggetti iconici: l’elmetto, lo scarpone, la valigia, l’orologio, la macchina fotografic­a, la lanterna, che si illuminano a seconda di qual è la parte illustrata dai vidio. L’elmetto rappresent­a la ricostruzi­one del dopoguerra e lo sviluppo del distretto fino agli anni Settanta, con la nascita del made in Italy; valigia rappresent­a le ondate migratorie dal Sud degli anni Settanta, la forza competitiv­a del distretto e gli approfondi­menti critici su Prato da parte di le Monde ed Elle; la lanterna vuol significar­e la presenza cinese in città con i dati degli addetti del settore della confezione; la macchina fotografic­a identifica il percorso di collaboraz­ione di Prato con il prêt-à-porter e i grandi stilisti italiani; l’orologio rappresent­a l’idea del tempo per i pratesi, la loro dedizione al lavoro e al sacrificio; gli scarponi rimandano infine al focus sulla differenzi­azione del prodotto, ad esempio con l’introduzio­ne dei filati elasticizz­ati per l’abbigliame­nto sportivo.

L’installazi­one è stata realizzata grazie al cofinanzia­mento di Fondazione Museo del Tessuto e Regione Toscana e con la preziosa collaboraz­ione creativa e tecnologic­a di MyBossWas, azienda torinese che è leader nella realizzazi­one di opere multimedia­li e sound design.

Da vedere Una video installazi­one mostra vari oggetti che hanno segnato lo spirito della città

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