Svolta Lisbona
Il tifoso viola ucciso, fermato un sospetto Oggi l’interrogatorio
È durata cinque giorni la fuga dell’uomo che avrebbe travolto e ucciso con la sua auto Marco Ficini, il tifoso viola morto a Lisbona la notte tra venerdì e sabato durante alcuni scontri vicino allo stadio Da Luz.
Ieri pomeriggio si è conclusa la caccia: l’uomo che gli investigatori stavano cercando si è presentato dalla polizia accompagnato dall’avvocato. Probabilmente sapeva di avere le ore contate. Secondo quanto riportato dai quotidiani locali si tratta di un uomo di 40 anni, che vive a Rio de Mouro, centro a una quindicina di chilometri da Lisbona, padre di quattro figli, tifoso del Benfica e iscritto al club «No name boys». Martedì gli investigatori, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza intorno allo stadio e di alcuni residenti che avevano assistito agli incidenti, erano riusciti a rintracciare l’auto, una Renault Clio, ad Amadora, un centro dell’hinterland di Lisbona. Era parcheggiata all’interno di una casa e presentava diverse ammaccature. I poliziotti l’hanno sequestrata e la stanno analizzando per cercare di ricostruire la dinamica di quella notte di violenza. L’uomo fermato dalla polizia oggi sarà interrogato, per lui l’autorità giudiziaria ha già formalizzato l’accusa di omicidio. Confermata quindi l’ipotesi emersa già sabato mattina nelle ore successive alla tragedia: cioè che la morte di Marco Ficini non sia stata provocata da un incidente durante gli scontri ma che sia stata voluta dall’uomo che era alla guida della Clio.
Nelle immagini si vede chiaramente che l’auto accelera in direzione dell’ultrà viola, lo colpisce e poi lo trascina per trenta metri lasciandolo poi a terra in fin di vita. Marco Ficini, iscritto al club 7Bello, è morto poco dopo all’ospedale di Lisbona. Il tifoso, 41 anni, nato a Roma ma la sua famiglia di origine è originaria del Pisano, negli ultimi tempi si era trasferito a Milano ma aveva lavorato a lungo a Firenze. Venerdì scorso era arrivato nella capitale portoghese insieme ad altri tre amici per assistere al derby tra Benfica e Sporting, squadra gemellata con la Fiorentina, in programma il giorno successivo. Venerdì sera le due tifoserie si sono date appuntamento fuori dallo stadio Da Luz, dopo uno scambio di messaggi, e lì sono iniziati gli scontri con sassi e spranghe, probabilmente dopo che qualcuno aveva iniziato a imbrattare lo stadio del Benfica con alcune scritte offensive.