Ztl, i commercianti non ci stanno
Ma la logica dello scontro ci riporta alla Firenzina: una città più vivibile invece è possibile
Ztl no-stop, tutte le associazioni partono all’attacco del Comune e chiedono correzioni, se non proprio di bloccarla completamente. La Cna propone un’altra finestra, dalle 19 alle 21. Confesercenti è tranchant: «Deve restare lo stop alla Ztl 20-23, dimostreremo che è a favore dei fiorentini». Palazzo Vecchio tira dritto: incontrerà domani le associazioni ma il sindaco Dario Nardella anticipa: «Non possiamo fare marcia indietro — dice — La Ztl h24 è a tutela dei residenti e per combattere la sosta selvaggia della movida».
La chiusura della Ztl dal giovedì al sabato «oltre a compromettere l’accoglienza nella nostra città e a causarne quindi un danno di immagine, sarebbe fatale per l’economia di molte imprese — pubblici esercizi in primis — che perderebbero una fetta notevole dei propri introiti». Lo dice la lettera aperta, firmata da oltre trecento titolari di attività del centro, che Confcommercio ha consegnato al sindaco Dario Nardella e all’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti. Nel mirino, il provvedimento sperimentale che partirà dal primo giugno e che prevede la chiusura della Ztl tra le 20 e le 23 del giovedì e del venerdì, chiudendo l’accesso al centro storico ai non residenti dal giovedì mattina al sabato alle 16.
Il Comune ha deciso di tentare la carta del semaforo rosso prolungato per cercare di contrastare il parcheggio selvaggio delle vie del centro, con auto in sosta sui marciapiedi, nelle aree pedonali, in doppia fila. E per cercare di contenere il fenomeno della movida. Ma i titolari di bar e ristoranti contrattaccano, temendo ripercussioni sulle proprie entrate: invitano Nardella «a tenere in considerazione anche i risvolti economici del provvedimento, che rischiano di far calare una scure su occupazione e fatturato di molte imprese fiorentine», spiegano che «per mantenere gli stessi livelli di accessibilità la città dovrebbe avere infrastrutture che al momento non esistono».
Confcommercio accusa il Comune di non voler mediare e di costringere la categoria a scendere suo malgrado sul piede di guerra. Secondo Confartigianato, il rischio di una Ztl prolungata è la «quarantena» per le attività commerciali e artigiane del centro. «Basta con sperimentazioni che rischiano di risolversi solo in improvvisazioni», dice il presidente Alberto Sorani, che propone di aprire un tavolo condiviso per riscrivere la Ztl in vista dell’apertura, tra un anno, delle linee 2 e 3 della tramvia. Palazzo Vecchio intanto apre ai titolari dei negozi, con una finestra dedicata allo shopping nel primo pomeriggio, con la Ztl aperta a tutti, dal lunedì al venerdì, per un’ora, un’ora e mezzo. Ma per gli artigiani non è abbastanza: di finestre «ne serve almeno un’altra — commenta Jacopo Silei, coordinatore fiorentino di Cna — anche dalle 19 alle 21 del giovedì e venerdì». E, dopo aver criticato la decisione del Comune di convocare le associazioni a giochi fatti (il vertice è domani), solo dopo aver annunciato la sperimentazione, chiede: «Servono anche nuovi parcheggi dalla capienza adeguata». E Nardella? Di fronte alle contestazioni, il sindaco non cede di un millimetro: «Non possiamo fare marcia indietro — dice — La Ztl h24 è a tutela dei residenti e per combattere la sosta selvaggia nelle ore della movida. Ma non c’è assolutamente alcuna ostilità verso i ristoratori. Anzi, noi siamo portando avanti politiche di supporto al mondo della ristorazione come ad esempio lo stop di tre anni all’apertura di nuovi locali alimentari e di somministrazione». Non solo, aggiunge il sindaco, ma la finestra pomeridiana «aggiunge un’opportunità in più per i commercianti, senza snaturare la scelta di fondo». Ma anche Confesercenti Firenze è contraria alla Ztl «lunga»: «Ne abbiamo discusso: ci presenteremo all’incontro chiedendo di ripristinare la “finestra” dalle 20 alle 23. Dimostreremo che è una scelta a favore dei fiorentini».
Gli artigiani L’offerta del Comune di aprire per un’ora e mezza di giorno non basta E servono parcheggi Il sindaco Non siamo ostili ai commercianti, ma è ora di tutelare anche chi vive in centro