E l’Unione discute del proprio futuro (tra Firenze e Fiesole)
Mai come oggi l’Unione Europea è al centro delle critiche e dell’agenda politica. E la due giorni di «The State of the Union» organizzata dall’Istituto Universitario Europeo nell’ambito del Festival d’Europa ha scelto un tema attualissimo «Building a people’s Europe» per il confronto che oggi e domani vedrà a Fiesole e Firenze l’elite delle istituzioni europee e della politica italiana, ma anche esponenti del mondo degli affari, della società, del mondo accademico. «Firenze sarà decisiva nel dibattito culturale e di idee sull’Europa. I leader che hanno fondato l’Europa non lo hanno fatto per ridurre tutto ad una questione di rapporto tra deficit e Pil, ma per fare dell’Ue un modello culturale democratico in cui si riconoscano tutti i cittadini», ha sottolineato il sindaco Dario Nardella. «Questo è un momento decisivo per l’Europa e si parlerà anche di Brexit — ha aggiunto Renaud Dehousse, presidente dell’Istituto Universitario Europeo — Vogliamo portare in città il dibattito sul presente ed il futuro dell’Europa, sul ruolo nuovo che il cittadino europeo chiede». La Badia Fiesolana sarà sede delle sessioni di oggi ed il presidente del Senato della Repubblica Italiana, ed ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, aprirà i lavori. Domani, 5 maggio, il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano aprirà la giornata di dibattiti a Palazzo Vecchio, ed il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, terrà il discorso a chiusura della conferenza, sempre nel Salone de’ Cinquecento. tra gli altri interverranno Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo che domani, assieme al presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, darà un premio a 3 aziende che sono cresciute grazie alla Ue, e Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea.