Moschea, i Ciompi esasperati
I residenti scrivono al sindaco in vista del Ramadan: serve una soluzione subito
Dopo il no del Comune a una moschea permanente presso l’ex caserma Gonzaga, i residenti di piazza Ciompi indirizzano una lettera a Nardella per chiedere una «soluzione al più presto» e risolvere finalmente la situazione della moschea di Borgo Allegri, da tempo assolutamente insufficiente per le esigenze della comunità. Una presa di posizione che suona come ulteriore campanello d’allarme proprio mentre i rapporti tra Palazzo Vecchio e Izzeddin Elzir rischiano di farsi tesi. L’imam infatti passa al contrattacco e chiede al Comune una documentazione scritta che testimoni, nero su bianco, l’impossibilità giuridica di costruire un luogo di culto in quell’area. «L’opzione Gonzaga è stata avanzata dal nostro sindaco e noi avevamo accettato per senso di responsabilità. Ora ci dicono che l’ex caserma è disponibile solo per il Ramadan, ma questa è un’opinione politica o giuridica? Se giuridica la vogliamo scritta».
Insomma, secondo Elzir la questione è tutt’altro che giuridica, bensì politica, e dettata dal veto arrivato direttamente dall’ex premier Matteo Renzi qualche giorno fa. «Il veto alla moschea all’ex caserma Gonzaga è soltanto campagna elettorale. Ma con tutto il rispetto non ci mettiamo nelle mani dei partiti» ha aggiunto polemico l’imam. Una lettura che, però, non piace all’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini, che proprio ieri mattina ha incontrato l’imam Elzir. «Per noi il nero su bianco c’è già — ha detto Bettarini — Farci una moschea permanente non è possibile». Una questione molto complessa: l’accordo di trasferimento dell’ex Gonzaga dal Demanio al Comune, prevede principalmente case a prezzi popolari, case per il personale della Difesa, negozi e uffici. Niente esclude formalmente la costruzione di una moschea, ma questo renderebbe più difficile (ma non impossibile) la realizzazione dei suddetti progetti. È invece possibile da subito, ha ribadito l’assessore Bettarini, «offrire la disponibilità dell’immobile per il Ramadan, senza però partecipare o sostenere le spese per renderlo fruibile».
Si tratta di spese relative alla messa in sicurezza e al assaggio pedonale, che ammonterebbero a quasi 50mila euro. Una spesa che la comunità islamica non sembra disposta a sborsare, data soprattutto la provvisorietà della struttura. Nel frattempo, è stato comunque programmato per lunedì prossimo un sopralluogo alla Gonzaga, alla presenza degli architetti del Comune e della comunità islamica, per valutare se procedere alla realizzazione di un luogo di culto provvisorio, opzione che però sarà difficilmente percorribile per i fedeli musulmani.
Resta quindi molto probabile che il periodo del Ramadan sarà celebrato alla moschea di Borgo Allegri. Ed è questo il motivo che ha spinto i residenti e i commercianti di piazza dei Ciompi, a scrivere al sindaco. Anche perché, scrivono i circa trenta firmatari della lettera, «da tempo assistiamo ad un incremento esponenziale del degrado ormai dilagante in cui versa questa zona, sguarnita da oltre un anno dall’efficace presidio del mercatino delle Pulci e segnata da attività illecite». E presto potrebbe arrivare una ulteriore petizione che coinvolgerà tutti gli abitanti e i commercianti di Sant’Ambrogio.