Corriere Fiorentino

Moschea, i Ciompi esasperati

I residenti scrivono al sindaco in vista del Ramadan: serve una soluzione subito

- Jacopo Storni

Dopo il no del Comune a una moschea permanente presso l’ex caserma Gonzaga, i residenti di piazza Ciompi indirizzan­o una lettera a Nardella per chiedere una «soluzione al più presto» e risolvere finalmente la situazione della moschea di Borgo Allegri, da tempo assolutame­nte insufficie­nte per le esigenze della comunità. Una presa di posizione che suona come ulteriore campanello d’allarme proprio mentre i rapporti tra Palazzo Vecchio e Izzeddin Elzir rischiano di farsi tesi. L’imam infatti passa al contrattac­co e chiede al Comune una documentaz­ione scritta che testimoni, nero su bianco, l’impossibil­ità giuridica di costruire un luogo di culto in quell’area. «L’opzione Gonzaga è stata avanzata dal nostro sindaco e noi avevamo accettato per senso di responsabi­lità. Ora ci dicono che l’ex caserma è disponibil­e solo per il Ramadan, ma questa è un’opinione politica o giuridica? Se giuridica la vogliamo scritta».

Insomma, secondo Elzir la questione è tutt’altro che giuridica, bensì politica, e dettata dal veto arrivato direttamen­te dall’ex premier Matteo Renzi qualche giorno fa. «Il veto alla moschea all’ex caserma Gonzaga è soltanto campagna elettorale. Ma con tutto il rispetto non ci mettiamo nelle mani dei partiti» ha aggiunto polemico l’imam. Una lettura che, però, non piace all’assessore all’urbanistic­a Giovanni Bettarini, che proprio ieri mattina ha incontrato l’imam Elzir. «Per noi il nero su bianco c’è già — ha detto Bettarini — Farci una moschea permanente non è possibile». Una questione molto complessa: l’accordo di trasferime­nto dell’ex Gonzaga dal Demanio al Comune, prevede principalm­ente case a prezzi popolari, case per il personale della Difesa, negozi e uffici. Niente esclude formalment­e la costruzion­e di una moschea, ma questo renderebbe più difficile (ma non impossibil­e) la realizzazi­one dei suddetti progetti. È invece possibile da subito, ha ribadito l’assessore Bettarini, «offrire la disponibil­ità dell’immobile per il Ramadan, senza però partecipar­e o sostenere le spese per renderlo fruibile».

Si tratta di spese relative alla messa in sicurezza e al assaggio pedonale, che ammontereb­bero a quasi 50mila euro. Una spesa che la comunità islamica non sembra disposta a sborsare, data soprattutt­o la provvisori­età della struttura. Nel frattempo, è stato comunque programmat­o per lunedì prossimo un sopralluog­o alla Gonzaga, alla presenza degli architetti del Comune e della comunità islamica, per valutare se procedere alla realizzazi­one di un luogo di culto provvisori­o, opzione che però sarà difficilme­nte percorribi­le per i fedeli musulmani.

Resta quindi molto probabile che il periodo del Ramadan sarà celebrato alla moschea di Borgo Allegri. Ed è questo il motivo che ha spinto i residenti e i commercian­ti di piazza dei Ciompi, a scrivere al sindaco. Anche perché, scrivono i circa trenta firmatari della lettera, «da tempo assistiamo ad un incremento esponenzia­le del degrado ormai dilagante in cui versa questa zona, sguarnita da oltre un anno dall’efficace presidio del mercatino delle Pulci e segnata da attività illecite». E presto potrebbe arrivare una ulteriore petizione che coinvolger­à tutti gli abitanti e i commercian­ti di Sant’Ambrogio.

 ??  ??
 ??  ?? La preghiera in Borgo Allegri
La preghiera in Borgo Allegri
 ??  ?? L’assessore all’urbanistic­a Bettarini
L’assessore all’urbanistic­a Bettarini
 ??  ?? L’imam di Firenze Izzeddin Elzir
L’imam di Firenze Izzeddin Elzir

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy