«Ha deciso di non curarsi» L’ex calciante torna in cella
È stato arrestato Roberto Guadagnolo, 52 anni, ex calciante storico con precedenti per tentato omicidio, lesioni e traffico di stupefacenti. Ieri pomeriggio la squadra mobile alla sua abitazione perché all’uomo, ammesso all’affidamento in prova al servizio sociale, è stata revocata la misura disposta dal Tribunale di sorveglianza. Durante le fasi dell’arresto Guadagnolo avrebbe opposto pochissima resistenza. La decisione del magistrato di sorveglianza è dovuta al fatto che nelle ultime settimane Guadagnolo abbia interrotto il suo percorso al Sert e sia stato trovato positivo all’assunzione di cocaina. Non solo: l’uomo, stando alle relazioni degli psicologici, avrebbe deciso di terminare anche le terapie. Proprio per questi motivi Guadagnolo — ha argomentato il magistrato di sorveglianza — potrebbe tornare a essere un pericolo pubblico. E così è stato deciso che lui tornasse nel carcere di Sollicciano, dove ieri pomeriggio la squadra mobile lo ha accompagnato. Guadagnolo è stato arrestato per la prima volta nel 1989, a 27 anni. Ha accumulato negli anni alcune condanne per reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesione, danneggiamenti di cose pubbliche, anche tentato omicidio (pena in questo caso espiata dal 2002). Quasi vent’anni trascorsi dietro le sbarre, alcuni passati in isolamento, tra violenze subite e fatte, 54 spostamenti nelle carceri toscane e non, invalido all’80 per cento. Nel 2009, quando era agli arresti domiciliari, fu aggredito nella sua casa assieme alla compagna da due albanesi che, a dire dell’uomo, aveva conosciuto in carcere.