Bergonzoni al Funaro: «Urge un voto di vastità»
C’è del tutto in noi. Lo sostiene Alessandro Bergonzoni, che oggi alle 21 sarà al Funaro per la proiezione di Urge, traduzione cinematografica dell’omonimo spettacolo teatrale, e per una conferenza dedicata a Pistoia capitale. Affiancato da Riccardo Rodolfi, regista del film e di molte sue opere, Bergonzoni racconterà del bisogno di un «voto di vastità», che vuol dire andare verso il tutto, superando il limite dell’io: in questo senso, «Urge sta a significare un urlo», spiega l’autore, aggiungendo che «si tratta di un tema poetico più che etico, sovrumano più che umano: un salto del genere può essere aiutato solo da fantasia immaginazione». Maestro nella manipolazione del linguaggio e nei giochi di parole («ma in realtà sono loro a giocare con noi», dice). Dopo il debutto nel 2010, lo spettacolo Urge, grido contro il vacuo e il culturalmente innocuo, è passato attraverso centinaia di repliche, per giungere a una seconda vita cinematografica. «Il film è un esperimento — precisa l’autore — la cui forza sta nel mostrare, come sotto una lente di ingrandimento, ciò che a teatro è visibile solo dalle prime file. Regia e montaggio si sono avvalsi di sei cineprese poste negli angoli più oscuri del palco. Quasi un esame al microscopio dal quale emergono testo e parole. Il tema restano i grandi scopi e la grandezza di ogni essere: non siamo cose piccole, limitati al nostro mestiere, alla nostra singola azione. E come all’interno del nostro corpo nessuna parte è staccata dall’altra, allo stesso modo Pistoia è anche Italia ed Europa». Oggi perciò, si parlerà — di politiche culturali e «di cibo per la mente — sottolinea ancora – per capire se la cultura è ciò di cui ci nutriamo o con cui ci sciacquiamo, come con un collutorio».