Toscana Life Sciences, un 2016 da record per fatturato e ricerca
Per il polo delle scienze della vita il 2016 è stato l’anno della consacrazione: crescita a doppia cifra nel fatturato, nell’occupazione e nella produzione scientifica Il presidente Landi: il legame con il sistema sanitario regionale ha cambiato tutto
Gli uomini di Vismederi sono diventati «grandi» e ormai volano dal Giappone agli Stati Uniti per verificare la qualità di vaccini e alimenti. I ricercatori della Pharma Integration aprono la porta all’industria 4.0 progettando robot per la medicina di precisione, mentre il Polo d’Innovazione di Genomica Genetica e Biologia immagina il primo network di biobanche in grado di garantire la conservazione dei campioni biologici. La lucchese Kedrion ha spostato qui la produzione (approvata dall’Aifa) dei farmaci orfani mentre, nelle stanze adiacenti, lavora il team che studia l’immuno-oncologia alla corte del professor Michele Maio.
La Fondazione Toscana Life Sciences non è mai stata così bene. L’enorme edificio alle porte di Siena — preso in gestione nel 2015 dalla morente Siena Biotech, grazie al sostegno della Regione — è diventato, con i suoi diecimila metri quadrati, un laboratorio di idee, ricerche e prototipi che guardano al futuro della medicina e delle scienze della vita. Nella terra che dette i natali ad Achille Sclavo — padre del siero anticarbonchioso — e che Albert Sabin scelse per produrre il vaccino anti-polio, Tls, referente regionale del distretto per le Scienze della Vita, brinda a un altro anno di crescita. Nel bilancio 2016 un attivo patrimoniale di oltre 9 milioni, 16 milioni di risorse generate e attratte sul territorio, un fatturato complessivo di 5,76 milioni, cresciuto del 13% rispetto al 2015. Crescono anche gli occupati (più 12%), accordi e licenze (più 20%), produttività scientifica (più 39%). A dimostrazione che la fonda- zione — nata nel 2005, sostenuta in primis da Regione e Fondazione Monte dei Paschi e con i tre atenei toscani rappresentati nel Cda — ha raggiunto la maturità.
«Abbiamo avviato in maniera stabile — spiega il presidente Fabrizio Landi — la trasformazione da incubatore d’impresa a sistema facilitatore di sviluppo in campo medico. Il legame con il sistema sanitario regionale è fondamentale: cambia tutto, significa che il player diventa la sanità pubblica, cioè i bisogni dei pazienti. La ricerca e l’innovazione in campo medico nascono evidentemente in ospedale, il nostro scopo è aiutare lo sviluppo delle scienze della vita avendo ben chiari i problemi e i bisogni reali del settore». Come, ad esempio, il progetto sulla rete delle biobanche: l’obiettivo è avere la prima pronta, a Siena, entro il 2017 e farne poi un modello da duplicare dove serve, in accordo con le realtà locali. Landi elenca gli obiettivi: «Veder crescere le aziende incubate o affiliate, sviluppare il distretto continuando ad attirare talenti, professionisti e attenzione, ampliare l’orizzonte di riferimento in Toscana rafforzando l’attività condivisa con Firenze, Lucca e Pisa». La Regione ci crede e ha appena stanziato per Tls 1,5 milioni di euro. «Sul tema delle scienze della vita — spiega Landi — è stata lungimirante e adesso inizia a raccogliere i frutti». Con 8,6 miliardi di fatturato e 16 mila addetti, la Toscana è il terzo polo italiano per produzione dietro Lombardia e Lazio, il secondo come numero di addetti alla ricerca. In provincia di Siena, i 3.600 lavoratori del settore hanno saldamento superato gli impiegati di Mps e dopo la crisi della banca proprio il settore della farmaceutica riporta Siena al centro dello sviluppo toscano.
La startup Pharma Integration, nata solo un anno fa dalla joint venture con l’azienda svizzera Skan Ag, è già oberata di ordini. Da tutto il mondo arrivano per osservare lo sviluppo delle sue linee farmaceutiche completamente robotizzate e multifunzione, capaci di processare diversi tipi di contenitore con una riduzione di circa il 60% dei costi operativi. «Le nostre soluzioni tecnologiche — spiega il managing director, Claudio Bechini — sono quelle richieste dall’industria 4.0: vogliamo portare innovazione nel confezionamento primario dell’industria farmaceutica, in termini di maggiore affidabilità, qualità e minori costi di manutenzione». Il Polo di Genomica Genetica e Biologia nella sede di Siena ha localizzato la propria piattaforma di sequenziamento di nuova generazione e l’infrastruttura computazionale per l’analisi dei dati genomici. «Entrare in Tls — racconta l’Ad Greta Immobile Molaro — è stata una scelta strategica: sapevamo di poter contare su una struttura con un network consolidato di relazioni e di interessanti progettualità in sviluppo».