Corriere Fiorentino

Tutto in 180 minuti

Il Milan è a un punto, l’Inter perde a San Siro e rimane dietro: in due giornate si decide la corsa all’Europa Sabato sera la Fiorentina sfida il super Napoli di Sarri Babacar chiede una tregua ai tifosi dopo le contestazi­oni «Abbiamo bisogno di voi, siet

- di Leonardo Bardazzi

Ostacoli Contro il super attacco dei partenopei sabato sera Borja Valero e Astori non ci saranno

Milan 60, Fiorentina 59, Inter 56. La corsa all’Europa più pazza del mondo è a 180 minuti dal traguardo e sta per emettere il suo verdetto. Nonostante i suoi limiti, i punti buttati e i black-out inspiegabi­li, i viola continuano a limare la distanza con il sesto posto: adesso manca solo un punto per l’aggancio.

Nelle ultime dieci partite Borja e compagni hanno conquistat­o 18 punti (5 pareggi, 3 vittorie e 2 sconfitte). Cinque più del Milan (che non vince da 5 partite), addirittur­a 10 più dell’Inter, pure ieri ko a San Siro contro il Sassuolo (due gol dell’ex «pianticell­a» viola Iemmello, uno che da queste parti avrebbe fatto comodo) e arrivata al poco invidiabil­e traguardo delle 4 sconfitte di fila. Fossimo in borsa insomma, il titolo viola sarebbe in netto rialzo, quello rossonero più o meno stabile, mentre quello interista rischiereb­be di chiudere per eccesso di ribasso. Colpa (o merito, dipende dai punti di vista) soprattutt­o dell’harakiri delle due cino-milanesi, che dal derby di un mese fa in poi sono sprofondat­e in una doppia crisi da psicanalis­i. Il vantaggio comunque lo mantiene Montella, che non a caso a Bergamo ha esultato al gol di Deulofeu come se il Milan stesse ancora lottando per gli obiettivi dei tempi di Gullit e Van Basten.

Il grande problema di Sousa invece si chiama Sarri. Nel senso che il prossimo avversario viola è il peggiore possibile in assoluto: con più di mezzo campionato ormai in vacanza, alla Fiorentina (senza Borja e Astori squalifica­ti e con Badelj in dubbio) toccherà andare a far visita al Napoli in piena corsa per il secondo posto e sempliceme­nte strepitoso anche ieri a Torino. Mertens, Insigne e Callejon sono il miglior attacco del campionato (86 gol fatti!) e anche il San Paolo sarà pieno per festeggiar­e l’ultima partita casalinga della sua squadra. Per Sousa si annuncia un sabato da mal di testa, ma proprio contro le grandi la sua Fiorentina ha dimostrato di poter stupire. E la partita d’andata (pareggiata solo per un regalo di Salcedo), sta lì a dimostrarl­o.

Un regalino semmai Paulo se lo aspetta ancora una volta da San Siro, diventata ormai terra di conquista un po’ per tutti. Domenica toccherà al Bologna di Donadoni provare a regalarsi un pomeriggio di gloria contro il Diavolo. Numeri alla mano nel prossimo week end si dovrà mantenere il distacco entro i tre punti, altrimenti il Diavolo (che ha gli scontri diretti a favore) sarebbe matematica­mente sesto. Arrivare all’ultima giornata con il posto ai preliminar­i Uefa in ballo invece, ribaltereb­be i discorsi sul calendario.

A Firenze infatti arriverà il Pescara di Zeman già abbondante­mente retrocesso, mentre il Milan sarà a Cagliari. Contro una squadra tranquilla, ma che in casa spesso si esalta. Quasi fuori come detto l’Inter, che ha bisogno di 6 punti contro la Lazio e Udinese e la contempora­nea frenata collettiva di viola e Milan. Chi la spunterà, l’Aeroplanin­o o la Fiorentina? A Sarri e il suo super Napoli l’ardua sentenza.

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Rivale Vincenzo Montella, allenatore del Milan. In 3 stagioni viola ha conquistat­o 3 quarti posti, una finale di coppa Italia e una semifinale Uefa

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