L’Empoli trema
Figuraccia a Cagliari, il Crotone va: la salvezza è in bilico
L’Empoli perde malissimo a Cagliari e ora gli restano le ultime due partite di campionato raggiungere una salvezza che appena due mesi fa sembrava (quasi) una certezza. Quella vista al Sant’Elia nel primo tempo è stata una squadra che ha disatteso le aspettative della vigilia, soprattutto del suo allenatore che aveva chiesto di mettere in campo «ferocia, determinazione e voglia di restare aggrappati alla serie A».
Tutto questo non si è visto e la reazione è stata tardiva ed è arrivata solo a gara ormai compromessa (sul 3-0, reti di Sau al 7’ di Farias al 17’ e 45’). Ma è proprio a quella reazione che l’Empoli si deve appellare se vuole giocare nella massima serie anche nella prossima stagione. Anche perché, se è vero che il Genoa è sempre lì a un punto (ha perso clamorosamente a Palermo), è altrettanto vero che il Crotone sta continuando ad inanellare vittorie su vittorie. E adesso, dopo il successo sull’Udinese, si è portato a ridosso degli azzurri. La squadra di Martusciello, insomma, sta sentendo il fiato sul collo dei calabresi che, nelle ultime sette partite, hanno conquistato ben 17 punti, in virtù di 5 vittorie e 2 pareggi, con una media di ben 2,43 punti a gara (migliore anche di quella della Juventus).
Croce e compagni, invece, negli ultimi sette turni, sono riusciti a portare a casa 10 punti (3 vittorie, 3 sconfitte e 1 pareggio). Peggio ha fatto il Genoa che ha fatto solo 4 punti (5 sconfitte, 1 vittoria e 1 pareggio). Morale della favola, a 180 minuti dalla fine del campionato, ci sono tre squadre in due punti: Genoa 33, Empoli 32, Crotone 31. Che significa? Che adesso gli azzurri non possono più sbagliare niente. Non possono più «regalare» un tempo agli avversari, per non compromettere la permanenza in serie A . Cosa che è successa a Cagliari. Sì, perché il primo tempo degli azzurri al Sant’Elia è stato brutto. Bruttissimo.
L’Empoli sembrava tutto fuorché una squadra scesa in campo con lo spirito che deve avere un gruppo che lotta per non retrocedere. E allora è andato sotto per tre reti a zero. Nella ripresa, poi, dopo il rigore fallito al 54’ da Pucciarelli e gli ingressi di Maccarone e soprattutto di Zajc, si è accesa la miccia. Il giovane sloveno (classe 1994) ha spaccato la partita e riacceso le speranze degli azzurri, prima accorciando le distanze al 79’ (primo gol con la maglia dell’Empoli), poi servendo l’assist per il gol di Maccarone all’85’. Ma non è bastato. La squadra di Martusciello è uscita da Cagliari sconfitta, rammaricata e con la consapevolezza che le prossime due partite dovranno essere due battaglie. E sarà così per tutti. Per gli azzurri, che affronteranno l’Atalanta in casa e chiuderanno la stagione a Palermo. Per il Crotone, che domenica prossima andrà a far visita alla Juventus e poi riceverà la Lazio. E anche per il Genoa, che prima ospiterà il Torino, poi andrà all’Olimpico contro la Roma. Inutile fare calcoli: si salverà chi avrà più fame. Più voglia.