Corriere Fiorentino

È la settimana del Giro, con doppio omaggio a Ginettacci­o e Nencini

Mercoledì la tappa Bartali a Firenze, il giorno dopo passaggio sull’A1

- Mauro Bonciani

Meno due. Il Giro numero 100 mercoledì torna in Toscana, a Firenze, nella terra che fin dal 1909, nella prima edizione della corsa ha accolto con grande passione i ciclisti, eroi del pedale che allora percorreva­no tappe di 400 chilometri tra il fango e le forature, atleti che inforcano gioielli ipertecnol­ogici oggi, ma uniti dalla fatica e dalla passione. Uno spettacolo è per tutti, basta andare sulla strada armati di maglietta rosa o cappellino e guardare campioni e gregari che passano, caso unico ormai tra gli sport profession­isti.

Il Giro torna a Firenze, per la ventinoves­ima volta sede di partenza o arrivo di una tappa, con la Firenze-Bagno di Romagna che scatterà mercoledì 17 da Ponte a Ema, dalla casa natale di Gino Bartali in cui onore è stata voluta la tappa, e sarà in Toscana anche giovedì con il primo passaggio del Giro in autostrada, voluto per rendere onore a Gastone Nencini, il campione di Barberino di Mugello capace di trionfare nel Giro e nel Tour de France. Nel capoluogo di regione il quartier-tappa sarà al piazzale Michelange­lo dove il 17 alle ore 10.50 i ciclisti inizierann­o il trasferime­nto verso Ponte a Ema, passando da via di Ripoli e via Chiantigia­na, dove alle 11 proprio davanti al «Museo del ciclismo Gino Bartali» sarà dato il via. Una tappa dura, selettiva, con i passi della Consuma e della Calla dove sono attesi migliaia di tifosi e poi l’approdo in Emilia Romagna ed altre salite, fino al monte Fumaiolo, trampolino ideale anche per la successiva discesa verso il traguardo in pianura di Bagno di Romagna. Una tappa, come sottolinea­no gli organizzat­ori della Gazzetta dello Sport che si chiamerà «Tappa Bartali» e con un percorso dove certo Ginettacci­o non avrebbe fatto mancare i suoi attacchi in salita, gli stessi che lo hanno portato a vincere in carriera 3 Giri d’Italia e 2 Tour de France, in un arco lungo 12 anni, interrotto dalla seconda guerra mondiale. Emozioni annunciate anche giovedì, 18 maggio, con la Forlì-Reggio Emilia, dodicesima tappa con un lungo tratto sull’A1, nel vecchio tracciato parallelo alla Variante di valico dopo 229 chilometri: dopo essere tornati in Toscana a Marradi (verso le ore 11.15) ed aver affrontato due salite non impegnativ­e ed il rifornimen­to al lago di Bilancino, i ciclisti entreranno in autostrada per uscirne a Sasso Marconi e poi andare in pianura verso il traguardo che si presta ad un affollato sprint a Reggio Emilia dove il Giro è già arrivato cinque volte.

A Firenze, sede di arrivo del Mondiale 2013, il primo in Toscana nonostante la sua lunghissim­a tradizione nel ciclismo ed i suoi tanti campioni, la corsa Rosa manca dal 2013, quando la tappa fu una specie di prova generale della rassegna iridata e vinse il russo Belkov. Nel 1939 sul traguardo fiorentino si impose proprio Gino Bartali, che nel 1953 colse l’ultima vittoria della sua carriera nel Giro della Toscana, nel 1950 vinse Alfredo Martini, che indossò anche la maglia rosa e fu poi un grandissim­o Ct della nazionale azzurra, mentre Moser vi vinse due volte, nel 1973 e nel 1979 e da allora hanno alzato le mani sul traguardo solo ciclisti stranieri. Per Bagno di Romagna è l’esordio al Giro e a Reggio Emilia nelle cinque volte precedenti non ha mai vinto un toscano, impresa difficile da attuare in questo 2017 visto anche l’assenza di grandi sprinter dopo l’era di Mario Cipollini (recordman del Giro con 42 vittorie di tappa, 1 più della leggenda Binda il cui primato fu superato con lo sprint vincente di SuperMario a Montecatin­i) e gli anni che passano per il velocista di Arezzo Daniele Bennati, classe 1980. Assente anche Diego Ulissi, sei vittorie al Giro, che ha preferito concentrar­si sul Tour de France che non ha mai corso e dove vuole fare il definitivo salto di qualità e vincere almeno una tappa, anche a Bagno di Romagna non sarà facile vedere un toscano, e un italiano, vincere. Ma per la Toscana il successo è già conquistat­o: due tappe nel Giro numero 100 e l’omaggio a Bartali e Nencini.

Sui pedali Varie le iniziative in programma, attesa per la vittoria di un ciclista italiano

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Quintana attuale maglia rosa dopo la vittoria di ieri nell’arrivo in salita

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