E Ponte a Ema s’è già messa la maglia rosa
Davanti al Museo Bartali bandiere e t-shirt rosa. Oggi la staffetta fino ad Assisi dei ciclisti israeliani
Domani è il giorno del Giro. Da Ponte a Ema, sotto casa Bartali, partirà l’undicesima tappa della corsa rosa. Da quelle parti non si parla d’altro tra drappi rosa, t-shirt e i disegni dei bambini. Al Piazzale Michelangelo sarà allestito il villaggio rosa. Lisa Bartali: «Le bici, Coppi, la fede. Vi racconto nonno Gino».
L’impiegata dell’ufficio postale abbozza una smorfia: «Sembra che a tanti non importi niente». Eppure lungo questo breve tratto di via Chiantigiana, tra la casa natale di Gino Bartali ricordata al civico 118 con una lapide e il Museo a lui intitolato, c’è aria di festa. Ponte a Ema, la piccola frazione di Firenze dove nacque Ginettaccio, in un appartamento sopra l’ex Bar Intramontabile, attende per domani il grande giorno, la partenza della tappa del Giro d’Italia, dedicata (con tre anni di ritardo dal centenario della nascita di Bartali) al campione toscano che di Giri ne vinse tre. A Ponte a Ema giungono ciclisti amatoriali: si fermano, guardano in alto verso le finestre delle case addobbate, così come i negozi, con bandiere rosa. «Tante visite in questi giorni, per il resto dell’anno meglio non parlare», dicono al Museo del Ciclismo, sulla cui terrazza sono stati esposti i disegni dedicati al grande Gino e realizzati dagli alunni della scuola primaria Vittorino da Feltre, la stessa (si chiamava allora «Il Casone») dove studiò il piccolo Bartali. Disegni e poesie. Una di queste recita: «Tu non solo sapevi con la bicicletta andare/ma tante persone alla morte strappare/perché sapevi veramente amare/viva Bartali/viva la vita».
Proprio per ricordare le imprese dell’uomo Gino Bartali (riconosciuto nel 2013 «Giusto tra le nazioni»: si impegnò a favore degli ebrei perseguitati in Italia durante la seconda guerra mondiale) è in programma oggi un evento straordinario organizzato da Palazzo Vecchio e dalla squadra israeliana di ciclismo Cycling Accademy fondata da Ron Baron: una corsa da Ponte a Ema ad Assisi (partenza alle 9.45, con la doppia opzione di percorso su 90 e 180 km), una sorta di tributo a Gino Bartali sullo stesso tragitto che Ginettaccio percorse molte volte per consegnare quei documenti falsi (nascosti nel sellino della bici) che salvarono la vita di oltre 800 ebrei. La giornata si chiuderà ad Assisi con una cena alla presenza del giornalista canadese Aili McConnon, autore del libro Road to Valour (La strada del coraggio), sulle imprese umane del ciclista fiorentino.
Domani, invece, sarà il giorno del tanto atteso passaggio dell’edizione n.100 del Giro d’Italia, con partenza da Ponte a Ema (ore 12.35) e arrivo Bagno di Romagna. I provvedimenti legati al traffico scatteranno già oggi nella zona del piazzale Michelangelo, dove