Il risiko degli immobili Asl non parte E intanto l’ex ospedale cade a pezzi
Borgo Ognissanti, la denuncia in un video del M5S. L’azienda sanitaria: entro fine anno via ai lavori
C’è una crepa, lunga e profonda, che divide a metà gli affreschi del vecchio spedale San Giovanni di Dio in Borgo Ognissanti. Probabilmente da quelle fessure entra anche acqua, visto che tutt’attorno ci sono macchie provocate dall’umido e dalla muffa. Certo, se si fa un giro all’interno dell’immobile — su cui pende un vincolo testamentario voluto dalla famiglia Vespucci che lo lega a una destinazione d’uso a scopo sanitario — ci si rende conto che quelle crepe sono solo la punta dell’iceberg perché in ogni stanza, in ogni corridoio c’è qualcosa che non va.
I problemi del vecchio San Giovanni di Dio li hanno documentati, con tanto di foto e video pubblicati su Facebook, due esponenti del Movimento 5 Stelle, Andrea Quartini, consigliere regionale e componente della commissione sanità di Palazzo Panciatichi, e Gabrio Evi, consigliere del Quartiere 1. I due grillini nei loro due reportage, che si riferiscono al primo e al secondo piano, passano in rassegna tutte le stanze del vecchio spedale abbandonato indugiando sui bagni sommersi dal guano di piccione, sui soffitti che stanno venendo giù, sugli intonaci che si staccano, sui magazzini pieni di non si sa che cosa, sulle persiane rotte e perfino su alcune piante che sono spuntate dai sifoni. Uno spazio enorme, di Una crepa in un affresco nella struttura che deve essere ancora restaurata ottomila metri quadrati, che, insieme al presidio sanitario di lungarno Santa Rosa, ancora deve trovare una sua collocazione.
«Al vecchio San Giovanni di Dio tutto sta andando in malora, e basta guardare i nostri video per rendersene conto — denuncia Quartini — oltretutto alcuni dei restauri sono affidati a un medico, per carità, bravissimo ma che non ha alcuna competenza specifica. La cosa grave è che la sanità in Toscana lavora nell’emergenza, senza essere governata». A oggi sembra che in Borgo Ognissanti si trasferiranno parte di quei servizi che attualmente sono nel presidio sanitario di Lungarno Santa Rosa dove, invece, è previsto l’insediamento dell’assessorato regionale alla sanità. Una soluzione che i lavoratori del presidio, i sindacati e i residenti del Quartiere 1 non riescono proprio a digerire, tanto che per domani hanno indetto un’assemblea al circolo 25 Aprile. «La situazione per quanto riguarda Santa Rosa e vecchio San Giovanni di Dio è in stallo — dice Simone Baldacci, delegato rsu Cgil — l’Asl deve mettere nero su bianco le sue intenzioni perché a oggi nessuno ci ha saputo dare risposte». Ma qualcosa sembra muoversi anche se i tempi sono da definire. È Luca Meucci, responsabile area funzionale e manutenzioni della Asl Toscana Centro, ad anticipare che «entro la fine dell’anno partiranno gli interventi al pian terreno dell’immobile di Borgo Ognissanti. E nei primi mesi del 2018 lì trasferiremo l’amministrazione, il Cup e i servizi specialistici di base. Poi i lavori interesseranno il primo piano, che sarà destinato al Sert, e il secondo, dove saranno collocati medicina legale, salute mentale, i servizi per infanzia e adolescenza e la riabilitazione. Ci vorranno tre anni per restauri e trasferimenti. Si tratta di opere complesse e articolate che prevedono un investimento da 4,5 milioni di euro».