Corriere Fiorentino

Il risiko degli immobili Asl non parte E intanto l’ex ospedale cade a pezzi

Borgo Ognissanti, la denuncia in un video del M5S. L’azienda sanitaria: entro fine anno via ai lavori

- Antonio Passanese

C’è una crepa, lunga e profonda, che divide a metà gli affreschi del vecchio spedale San Giovanni di Dio in Borgo Ognissanti. Probabilme­nte da quelle fessure entra anche acqua, visto che tutt’attorno ci sono macchie provocate dall’umido e dalla muffa. Certo, se si fa un giro all’interno dell’immobile — su cui pende un vincolo testamenta­rio voluto dalla famiglia Vespucci che lo lega a una destinazio­ne d’uso a scopo sanitario — ci si rende conto che quelle crepe sono solo la punta dell’iceberg perché in ogni stanza, in ogni corridoio c’è qualcosa che non va.

I problemi del vecchio San Giovanni di Dio li hanno documentat­i, con tanto di foto e video pubblicati su Facebook, due esponenti del Movimento 5 Stelle, Andrea Quartini, consiglier­e regionale e componente della commission­e sanità di Palazzo Panciatich­i, e Gabrio Evi, consiglier­e del Quartiere 1. I due grillini nei loro due reportage, che si riferiscon­o al primo e al secondo piano, passano in rassegna tutte le stanze del vecchio spedale abbandonat­o indugiando sui bagni sommersi dal guano di piccione, sui soffitti che stanno venendo giù, sugli intonaci che si staccano, sui magazzini pieni di non si sa che cosa, sulle persiane rotte e perfino su alcune piante che sono spuntate dai sifoni. Uno spazio enorme, di Una crepa in un affresco nella struttura che deve essere ancora restaurata ottomila metri quadrati, che, insieme al presidio sanitario di lungarno Santa Rosa, ancora deve trovare una sua collocazio­ne.

«Al vecchio San Giovanni di Dio tutto sta andando in malora, e basta guardare i nostri video per rendersene conto — denuncia Quartini — oltretutto alcuni dei restauri sono affidati a un medico, per carità, bravissimo ma che non ha alcuna competenza specifica. La cosa grave è che la sanità in Toscana lavora nell’emergenza, senza essere governata». A oggi sembra che in Borgo Ognissanti si trasferira­nno parte di quei servizi che attualment­e sono nel presidio sanitario di Lungarno Santa Rosa dove, invece, è previsto l’insediamen­to dell’assessorat­o regionale alla sanità. Una soluzione che i lavoratori del presidio, i sindacati e i residenti del Quartiere 1 non riescono proprio a digerire, tanto che per domani hanno indetto un’assemblea al circolo 25 Aprile. «La situazione per quanto riguarda Santa Rosa e vecchio San Giovanni di Dio è in stallo — dice Simone Baldacci, delegato rsu Cgil — l’Asl deve mettere nero su bianco le sue intenzioni perché a oggi nessuno ci ha saputo dare risposte». Ma qualcosa sembra muoversi anche se i tempi sono da definire. È Luca Meucci, responsabi­le area funzionale e manutenzio­ni della Asl Toscana Centro, ad anticipare che «entro la fine dell’anno partiranno gli interventi al pian terreno dell’immobile di Borgo Ognissanti. E nei primi mesi del 2018 lì trasferire­mo l’amministra­zione, il Cup e i servizi specialist­ici di base. Poi i lavori interesser­anno il primo piano, che sarà destinato al Sert, e il secondo, dove saranno collocati medicina legale, salute mentale, i servizi per infanzia e adolescenz­a e la riabilitaz­ione. Ci vorranno tre anni per restauri e trasferime­nti. Si tratta di opere complesse e articolate che prevedono un investimen­to da 4,5 milioni di euro».

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