Corriere Fiorentino

Misericord­ie, lo scandalo calabrese scuote Firenze

L’inchiesta sul centro profughi di Isola Capo Rizzuto. Corsinovi: «Noi estranei ai fatti»

- Jacopo Storni

«Sono partito per Isola Capo Rizzuto perché questa vicenda è grave e merita di essere approfondi­ta. Otto secoli di storia non vengono cancellati da fatti, seppure presunti, così gravi e pesanti. Continuere­mo a dare le risposte ai cittadini e alla popolazion­e più debole dando continuità ai servizi svolti dalla Misericord­ia».

Alberto Corsinovi, presidente delle Misericord­ie della Toscana e consiglier­e nazionale della Confederaz­ione, è arrivato ieri pomeriggio al centro d’accoglienz­a migranti di Isola Capo Rizzuto. Proprio qui sono state arrestate 68 persone nell’ambito della maxi operazione della Dda di Catanzaro contro il clan mafioso Arena. Buona parte dell’inchiesta ha riguardato i servizi mensa del centro, col procurator­e di Catanzaro Nicola Gratteri che ha detto: «Ai migranti davano cibo per maiali». E alla guida dell’associazio­ne temporanea d’imprese che gestisce il catering c’è il Consorzio Opere di Misericord­ia (CdM), la cui sede è in via dello Steccuto a Firenze. Nello specifico, sotto la lente degli investigat­ori, c’è l’azienda di catering Quadrifogl­io srl di Pasquale Poerio. «Noi siamo tranquilli­ssimi ed estranei ai fatti — dice Corsinovi — abbiamo piena fiducia nella magistratu­ra, anzi sono venuto in Calabria proprio per mettermi a disposizio­ne degli inquirenti e per dare avvio al commissari­amento della sezione locale e regionale della Misericord­ia».

Tra gli arrestati c’è anche il presidente della Misericord­ia di Isola Capo Rizzuto Leonardo Sacco (che gestisce il centro insieme al Consorzio Opere di Misericord­ia), accusato di associazio­ne mafiosa insieme al parroco del paese don Edoardo Scordio. «Conosco il presidente Sacco — continua Corsinovi — ha avuto anche incarichi nella Confederaz­ione nazionale, non avrei mai immaginato niente del genere». In via dello Steccuto a Rifredi, sede del Consorzio e delle Misericord­ie nazionali, si vivono ore di preoccupaz­ione. Si susseguono le telefonate. «Se abbiamo preso un abbaglio — dice Andrea Del Bianco, direttore nazionale delle Misericord­ie — siamo tra i tanti e nemmeno tra i primi visti i vari rapporti istituzion­ali della Misericord­ia di Isola Capo Rizzuto». In ogni caso, precisa Del Bianco, «siamo a disposizio­ne della magistratu­ra, mi aspetto che qualcuno venga a trovarci nei prossimi giorni». Ieri pomeriggio, Viviana Viviani, direttrice del Consorzio Opere di Misericord­ia, ha raggiunto Corsinovi a Isola Capo Rizzuto.

Il Consorzio è entrato nella gestione del catering dallo scorso 1 novembre. Prima di quella data, la Quadrifogl­io aveva un ruolo di primo piano. Dopodiché, spiegano dal Consorzio, «abbiamo voluto inserire nell’Ati anche l’azienda Ristorart Toscana, che ha assunto maggiore peso nei servizi di catering a scapito proprio della Quadrifogl­io». Abbiamo scelto un’altra azienda – ha detto Corsinovi – perché abbiamo letto articoli di stampa in cui la Quadrifogl­io era molto chiacchier­ata». Di fatto però, all’interno della gestione del centro, la Quadrifogl­io è rimasta. Almeno fino a ieri.

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Misericord­ie Alberto Corsinovi
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Procurator­e Nicola Gratteri

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