Una coppia di bomber contro il super Napoli
Con la Lazio il croato è stato decisivo, Babacar fa sempre gol: perché non schierarli insieme?
Spesso quando gioca uno, l’altro sta a guardare. E quando Sousa decide di far entrare quello in panchina, l’altro gli lascia il posto. La staffetta Kalinic-Babacar è un tormentone dell’ultimo biennio viola. Con qualche rara parentesi, dovuta più all’emergenza che a scelte ragionate dell’allenatore.
Con la Lazio, per esempio, i due hanno giocato insieme 25 minuti. Due gol segnati (uno per uno), un autogol propiziato e gara vinta. Un caso? Forse no. Una soluzione che potrebbe anche tornar utile sabato sera, quando la Fiorentina si giocherà le ultime residue speranze di qualificazione europea contro una macchina da gol perfetta. Sarri e il suo tridente delle meraviglie, infatti, guidano la classifica dei gol segnati in A (86, 26 più dei viola) e soprattutto regalano spettacolo in tutta Italia. Da qui nasce l’idea, un po’ rischiosa ma comunque interessante. Perché non presentarsi al San Paolo con Babacar e Kalinic insieme? Il cecchino e l’attaccante che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Quello che quando gioca segna (un gol ogni 119’minuti in A) e quello che quando gioca fa giocare meglio i compagni (con la Lazio il suo ingresso è stato determinante).
Perché dover scegliere e non approfittare di questo momento dei due attaccanti? Sousa questa domanda se l’è posta appena finita la gara con la Lazio, quando in testa, assenze alla mano (Astori e Borja squalificati più Badelj ancora acciaccato) ha iniziato ad immaginarsi la squadra anti-Napoli. Servirà la partita perfetta per continuare a rubare punti al Milan. Qualcuno la definisce addirittura un’impresa visto che quello che sta combinando la banda di Sarri, trascinata dai 25 gol di Mertens, i 16 di Insigne e i 13 di Callejon. Un gioco tanto conosciuto quanto pericoloso, quello di Sarri. «Se aspetti il Napoli prima o poi prendi gol», dicono gli esperti.
Meglio provare a giocarsela a viso aperto, dunque, puntando sul buon momento dei due bomber. E poi la Fiorentina è stata una delle poche squadre ad aver giocato alla pari (a volte anche meglio) del Napoli negli scontri diretti, anche se ad oggi è l’unica big che Sousa non ha battuto in due anni. Tanto spettacolo e pochi punti. Un trend da invertire necessariamente per agganciare il sesto posto. Di sicuro senza Borja e con Badelj in forte dubbio, i due palleggiatori per eccellenza della squadra. Anche per questo Sousa dovrà inventarsi qualcosa. Servirà comunque equilibrio e un gran lavoro di squadra per limitare le sfuriate degli azzurri. Più i gol, ovviamente. Babacar si presenta con 10 in serie A, Kalinic 15 e Bernardeschi altri 11. Non sarà il tridente da play-station del Napoli ma una bella insidia per la difesa azzurra, soprattutto se dovessero marcarli tutti insieme dall’inizio. Perchè no?