Corriere Fiorentino

Il sabato dell’ultima chance

Contro il Napoli di Sarri la Fiorentina in campo per le residue possibilit­à di qualificaz­ione Uefa I precedenti con le big incoraggia­no. Prevendita boom, al San Paolo 45 mila spettatori. La squadra parte venerdì

- Leonardo Bardazzi

Gol, ribaltoni, colpi di scena. Contro le migliori squadre del campionato quest’anno è successo di tutto, la Fiorentina ha subito scoppole sonore ma anche preso scalpi illustriss­imi. A Napoli, contro un attacco atomico (86 gol solo in campionato), i viola proveranno a capovolger­e l’ennesimo pronostico.

Roma, Juventus, Inter e Lazio. Eccole (in rigoroso ordine cronologic­o) le vittime più celebri e celebrate della squadra di Sousa. E se contro i gialloross­i il gol di Badelj arrivò grazie a un bel po’ di fortuna, il resto delle vittorie è stato conquistat­o attraverso gioco, aggressivi­tà, voglia di provarci senza paura. Armi che Bernardesc­hi e compagni dovranno assolutame­nte mettere in campo anche al San Paolo. In stagione a proposito sono già 16 (4 vittorie e 4 pareggi, due dei quali con la sorpresa Atalanta) i punti conquistat­i con le prime otto della classifica: un ottimo bottino che sarebbe potuto essere ancora più abbondante se il rigore di Ilicic contro il Milan al Franchi fosse finito in porta (0-0 il finale) e se Salcedo fosse riuscito a frenare la sua impulsivit­à contro Mertens all’andata.

Sì, perché proprio la partita pre natalizia contro il Napoli di Sarri fu una specie di capolavoro viola. Un grandissim­o Berna (doppietta), il gol di Zarate, il Franchi in festa. Per vincere non bastò (finì 3-3), ma di sicuro per la Fiorentina fu una botta di autostima non indifferen­te.

Trionfi e tonfi, dicevamo. Perché i viola contro le big hanno anche rimediato anche brutte (a volte pessime) figure a Roma e Milano. In trasferta infatti contro le grandi il bilancio è presto fatto: sconfitte contro Juve, Inter, Roma, Lazio e Milan, pareggio a Bergamo con l’Atalanta. Un punto in sei partite, non il massimo per sperare nell’impresa a casa Sarri. L’ultima grande sfida dell’anno però andrà presa di petto. Senza far calcoli, un po’ come la prima spensierat­a Fiorentina di Sousa fece l’anno scorso (gran gol di Kalinic e sfortunata sconfitta finale per 2-1) e come, in parte, ha provato a fare anche in coppa Italia, quando baby Chiesa (ieri premiato miglior Under 25 viola dal Pentasport di Radio Bruno) sfiorò più di una volta il colpaccio contro Reina.

La cornice di pubblico sarà magnifica, le previsioni parlando di oltre 45 mila spettatori presenti: un pienone che di certo non farà mancare le motivazion­i ai viola. Avversario super e bolgia sugli spalti, un binomio da brividi sulla strada per l’Europa. Ma che visto il ruolino di marcia contro le piccole, potrebbe dimostrars­i meno minaccioso del previsto. I tifosi azzurri comunque stanno facendo a gara per acquistare i biglietti: l’ultima in casa del Napoli show di Sarri infatti merita di essere festeggiat­a, anche perché Mertens e compagni sono ancora in piena corsa per il secondo posto in classifica che vale l’accesso diretto ai prossimi gironi di Champions.

Sousa se la giocherà senza Borja Valero e Astori squalifica­ti e probabilme­nte anche senza Badelj, pure ieri rimasto lontano dal lavoro di gruppo. Un’idea potrebbe essere schierare Babacar e Kalinic dall’inizio, ma come sempre il portoghese terrà le sue idee ben segrete fino alla fine. Rispetto alla trasferta di Reggio Emilia, non ci sarà ritiro anticipato. La squadra partirà venerdì in treno, solo ventiquatt­ro ore prima del fischio iniziale. Niente ritiro anticipato dunque. Ma prima dell’ultima partita dell’anno sarebbe stato quasi inutile. Partite del genere, almeno dal punto di vista degli stimoli, si preparano da sole.

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Federico Chiesa riceve la targa come miglior under 25 viola (premio Pentasport­FB)

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