Un ex comunista ricuce lo strappo Rifredi-Misericordie
Rotondaro nuovo governatore della Confraternita. «Vogliamo rientrare». Finisce l’era Caneschi
Una vita nel Partito Comunista, poi nell’Italia dei Valori, consigliere comunale a Pontassieve e Firenze e venerdì sera una nuova avventura per l’avvocato Nicola Rotondaro eletto governatore della Confraternita di Rifredi che ha preso il posto dello storico governatore Raoul Caneschi.
L’elezione di Rotondaro è coincisa subito con un passo importante e cruciale. L’ex militante del Pci ha attraversato la strada — via dello Steccuto — che separa la sede di Rifredi da quella della sede nazionale e della Federazione regionale delle Misericordie. È entrato mentre si svolgeva una riunione, si è presentato ed ha annunciato la volontà di ricomporre uno strappo che andava avanti da circa dieci anni. Rifredi vuole rientrare nel mondo delle Misericordie da cui insieme a Firenze (tornata sui suoi passi alcuni anni fa) era uscita non senza un lungo strascico di polemiche. Stupore tra i presenti, tra cui il provveditore della Misericordia di Firenze Andrea Ceccherini e il presidente delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi assieme ai vari coordinatori zonali.
«È un elemento di grande significato — ha detto con soddisfazione Corsinovi — anche alla luce del momento non facile che sta vivendo il nostro movimento. Davvero una bella notizia, che tutti i presenti hanno accolto con grande soddisfazione».
«Ritengo che la Chiesa, con tutte le varie realtà, debba essere unita e che l’uscita della Misericordia di Rifredi dalla Confederazione sia stata un errore e, da figliol prodigo, chiedo al padre di essere riaccolto», ha dichiarato il neo Governatore Rotondaro nel congedarsi dalla sede confederale.