Corriere Fiorentino

Il rugby di Firenze torna tra i grandi

I Medicei battono L’Aquila e giocherann­o nella massima serie dopo 34 anni: «Un sogno»

- Di Mauro Bonciani

«Alabim, alabam, alabim bum bam.. Cus Firenze urrà, urrà urrà!!!». Trentaquat­tro anni dopo Firenze torna nella massima serie del rugby e il grido di battaglia dei ragazzi del Padovani è risuonato a Parma, dopo la vittoria per 3814 su L’Aquila. I Medicei si sono laureati campioni della serie A con una gara di qualità e sostanza, stringendo i denti quando è stato necessario e dominando a lungo.

Una vittoria meritata, emozionant­e, che ha fatto impazzire i quasi 1.000 tifosi giunti in Emilia e che è arrivata a soli due anni dalla nascita dei Medicei, eredi del Cus Firenze, premiando un progetto ambizioso. L’urlo «Alabim!», le magliette lanciate in cielo, la coppa sollevata dai capitani Alessandro Ippolito (autore di una grande gara) e Jacopo Fanelli valgono ancora di più perché arrivati contro un mito della palla ovale italiana, L’Aquila, squadra che come da tradizione non ha mai mollato e che con una mischia fortissima ha fatto soffrire i biancoross­i.

Chi c’era, ma anche chi ha seguito da casa la finale che valeva il passaggio in Eccellenza, non dimentiche­rà presto il match e al fischio finale è scattata la festa, continuata a lungo nelle serata a Firenze, al Campo di Marte, casa da sempre del rugby fiorentino, fin dal lontano 1931. «È un sogno! Il sogno di tutti noi bambini cresciuti al Padovani..», è stato il commento a fine gara del presidente dei Medicei Toscana Aeroporti Giacomo Lucibello, ex giocatore, che non è riuscito ad aggiungere altro dalla commozione mentre il tecnico Pasquale Presutti, aquilano, ma ieri più fiorentino che mai, ha sottolinea­to: «È una grande soddisfazi­one. Loro sono una squadra dura, di carattere, con una bella mischia e ci sono stati momenti di grande palpitazio­ne ma ce la siamo meritata. I ragazzi sono stati straordina­ri, come il pubblico che ci ha seguito anche oggi». Alla festa hanno partecipat­o le famiglie dei giocatori, molti ragazzini del club — che con i Cadetti ha conquistat­o anche la serie B — tutto lo staff ed anche il sindaco Dario Nardella, che ha indossato la maglietta rossa «campioni». «Sono felice. Questa è una giornata straordina­ria con Firenze che torna nella storia del rugby italiano. Il rugby è uno sport che sta crescendo molto e Firenze fa parte di questo movimento».

La partita, nonostante la partenza sprint dei Medicei ed il punteggio finale, non è stata semplice. La squadra di Presutti è andata in meta alla prima azione con l’ala Cinti e ha fatto il bis al 7’ con il pilone Furia (che non avrebbe dovuto neppure essere in campo ma è stato recuperato a tempo di record), per arrivare sul 22-0 alla fine del primo tempo con la meta di Cerioni ed un calcio piazzato di Daniel Newton, conquistan­do poi il 29-0 al primo minuto della ripresa con la meta di Zaccardo. Ma da lì in avanti sono stati venti minuti di sofferenza. Il team abruzzese ha accelerato, dando tutto, ed ha iniziato a giocare con la mischia, nettamente superiore a quella biancoross­a, colleziona­ndo calci a favore e realizzand­o ben due mete tecniche, intervalla­te da l’espulsione temporanea per i Medicei di Battisti. Sul 29-14 al ventunesim­o i biancoross­i, con la regia di Newton, hanno però cambiato marcia ed il calcio al 27’ dell’apertura gallese del 32-14 ha in pratica chiuso il match (poi un altro piazzato di Newton e il drop allo scadere del mediamo di mischia Enrico Taddei). «Noi ci abbiamo provato. Faccio tanti “in bocca al lupo” per l’Eccellenza a Firenze», ha detto l’ex biancoross­o Dario Basha, migliore in campo per l’Aquila. La base per fare bene c’è e si è visto anche ieri: passata la festa i biancoross­i inizierann­o a pensare alla prossima sfida.

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La festa dei Medicei dopo la vittoria di ieri
 ??  ?? Sopra: i capitani Alessandro Ippolito e Jacopo Fanelli alzano la coppa assegnata ai vincitori della serie A In alto: il mediano di mischia Enrico Taddei
Sopra: i capitani Alessandro Ippolito e Jacopo Fanelli alzano la coppa assegnata ai vincitori della serie A In alto: il mediano di mischia Enrico Taddei
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