Corriere Fiorentino

C’è Bassetti nella terna per la Cei È il più votato, ora tocca al Papa

Il cardinale fiorentino nella terna per la nomina a presidente della Cei Per lui il maggior numero di preferenze. Ora la decisione del Papa

- M.B.

Il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescov­o di Perugia ma nato a Marradi, è entrato nella terna scelta dai vescovi italiani per la presidenza della Cei, con il più alto numero di consensi. Fuori Mario Meini, vescovo di Fiesole, e l’arcivescov­o di Firenze Giuseppe Betori, che però nel corso delle votazioni ha raddoppiat­o i consensi. Papa Francesco ora sceglierà tra Bassetti, dato per favorito, il vescovo di Novara Brambilla e l’arcivescov­o di Agrigento Montenegro.

C’è Gualtiero Bassetti, cardinale e arcivescov­o di Perugia, nato a Marradi, nella terna che ieri i vescovi italiani hanno consegnato a Papa Francesco affinché scelga il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Italiana, dopo i dieci anni di Angelo Bagnasco.

Il cardinale toscano — che ieri mattina ha ottenuto più voti di tutti, con 134 voti dopo un ballottagg­io, mentre il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla è stato eletto per secondo con 115 preferenze e terzo l’arcivescov­o di Agrigento Francesco Montenegro con 126 voti — era e resta il favorito, ma Bergoglio ieri non ha deciso. In lizza ci sono anche Franco Giulio Brambilla che è vice presidente della Cei per il Nord e soprattutt­o il cardinale Francesco Montenegro di Agrigento, altro prelato vicino al pontefice che ieri ha pranzato con lui, come già deciso in precedenza per parlare della visita a un campo profughi vicino ad Agrigento in ricordo dei quattro anni dal primo viaggio di Francesco, a Lampedusa dell’8 luglio 2013. Non sono entrati nella terna il cardinale e arcivescov­o di Firenze, Giuseppe Betori, che però dalla prima alla terza votazione ha aumentato e poi raddoppiat­o i consensi, arrivati a quota 42, e il vescovo di Fiesole, Mario Meini, vice presidente della Cei per il Centro ed indicato come Betori tra i possibili prescelti anche perché considerat­o vicino al segretario generale della Cei, monsignor Galantino, scelto da Francesco, e per le sue capacità di mediazione. Betori, a lungo segretario generale della Cei con la presidenza di Camillo Ruini, era sostenuto da chi voleva un ponte tra la chiesa prima e con Bergoglio e il coagularsi di preferenze dopo il primo voto è un altro segnale importante per la chiesa toscana e fiorentina, già in festa per la visita di Papa Francesco nel 2015 e per quella imminente a Barbiana.

Bassetti con 75 anni appena compiuti è il più anziano della terna, seguito da Montenegro ne ha 71 e Brambilla che ne ha 68 e che se scelto sarebbe il primo vescovo alla guida delle Cei (finora il presidente è sempre stato un cardinale). Bassetti aveva dato le dimissioni al compimento dei 75 anni secondo la legge canonica ma è stato confermato da Bergoglio per un quinquenni­o, aprendogli così la strada anche per la Cei, di cui è stato vice presidente per il centro Italia, che prevede che alla presidenza ci sia un vescovo in carica in una diocesi. È la prima volta che i vescovi italiani designano una terna e Papa Francesco non ha fissato alcun tempo alla sua decisione che potrebbe arrivare oggi o domani, ultimo giorno dell’assemblea della Cei, ma anche più tardi.

Stamani appunto Papa Francesco vedrà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’annuncio potrebbe giungere solo nel pomeriggio o domani mattina, prima della conferenza stampa che chiude l’assemblea della Cei. Ma da Città del Vaticano nessuno si sbilancia sui tempi, anche se i pronostici sono per Bassetti.

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