Chi va, chi resta. L’ora delle scelte
Ieri sera cena dei saluti con Sousa: per allenatore e molti giocatori domenica sarà l’ultima in viola In tanti interessati a Kalinic, via anche Ilicic e Badelj. Tello verrà riscattato. E Borja non si muove da qui
Kalinic, Gonzalo, Ilicic, Badelj, forse anche Tatarusanu, Vecino, Salcedo. Il rompete le righe è ormai vicino, le valigie pronte per essere messo sui tapis roulant dell’aeroporto di Peretola. Non a caso proprio ieri tutta la squadra si è ritrovata in piazza Duomo, con un menù fatto apposta per Sousa e in una serata che per mille motivi ha avuto significati ben diversi che il solito ritrovo di gruppo a tavola. Molti dei commensali di ieri, tra qualche ora saluteranno (definitivamente) Firenze. La metamorfosi viola infatti passerà prima di tutto dalle cessioni (in qualche caso, anche dolorose) dei protagonisti degli ultimi anni. «È finito un ciclo», ha ammesso Corvino. Badelj (contratto in scadenza tra un anno) andrà via, con buona pace del suo procuratore che la finirà di puntare il dito contro la Fiorentina. Milan piace al Milan (e non è un gioco di parole), ma pure all’estero.
Il Valencia gli avrebbe fatto già un’offerta, lui preferirebbe restare in Italia e chiede 3 milioni d’ingaggio. Il prezzo del cartellino? Circa 8 milioni, anche se il Milan (per ora) offre la metà. Sarà addio anche con Ilicic, già chiesto dall’Atalanta e dal Siviglia. Il nuovo trequartista viola infatti sarà Saponara. Scontato il divorzio con Gonzalo in scadenza di contratto (Lazio favorita), c’è forte perplessità anche su Tatarusanu (c’è il Torino ma ha mercato anche in Premier) e Vecino. L’uruguaiano piace molto a Pioli, ma in caso di offerta irrinunciabile (almeno 20 milioni) potrebbe essere sacrificato. A patto ovviamente di tenersi stretto Bernardeschi. Poi c’è Kalinic, che dopo il can can di gennaio è destinato a tener banco anche nelle prossime settimane. Il giocatore ha un contratto corto (scade nel 2019), guadagna poco rispetto agli stipendi di calciatori del suo livello (1,2 milioni) e vedrà andar via il suo mentore Sousa. Quasi impossibile dunque che possa rimanere ancora viola. Anche perché su di lui ci sono già Milan, Dortmund, Zenit e almeno un paio di club di Premier. Corvino, abilissimo venditore, vorrebbe scatenare un’asta. Le cifre cinesi della clausola (50 milioni) resteranno una chimera, ma già arrivare a 40 sarebbe un gran bel successo: con quei soldi infatti il Corvo busserebbe alla porta di Pavoletti e Muriel.
Tra i prestiti, Salcedo e De Maio non saranno riscattati, mentre Cristoforo, Sanchez e Maxi resteranno. E Tello? La sua è una vicenda ancora da chiarire. A Corvino piace e nel 4-2-3-1 potrebbe diventare prezioso. Con il Barcellona l’accordo prevede (per il riscatto) il pagamento di 6 milioni, anche se i blaugrana si terrebbero una possibilità di contro-riscattarlo per 15: la prelazione viola scade mercoledì prossimo, decisivo in questo senso sarà il parere del nuovo allenatore Pioli. Sull’operazione comunque c’è ottimismo, la volontà del giocatore (restare a Firenze) aiuta e non poco la Fiorentina. Saranno confermati anche Babacar, Astori, Sportiello e naturalmente Borja Valero. Che con Firenze ha un legame così profondo da andare ben oltre il campo: certo, la vicenda del mancato rinnovo contrattuale dell’estate scorsa (si era parlato di un prolungamento fino al 2021, poi Corvino ha bloccato tutto) ha lasciato qualche strascico nel rapporto col club, ma, almeno nel suo caso, al cuor non si comanda.