Il treno delle armi di Camp Darby fa tagliare mille alberi a San Rossore
Camp Darby, lavori a dicembre. «Così tutti più sicuri». Venerdì protesta davanti alla base
Il nuovo scalo ferroviario che porterà dentro Camp Darby armi e munizioni, fa discutere: per quest’opera verranno abbattuti 937 alberi. Verrà costruito un nuovo binario, dalla stazione dismessa di Tombolo fino all’interno della base; un ponte girevole per l’attraversamento sul canale dei Navicelli e un terminale di carico e scarico. Verrà adeguata inoltre anche «Tombolo Dock», la banchina per lo scarico di materiale che arriva via mare su chiatte dal canale. L’obbiettivo, dicono i due ministeri della Difesa, è di spostare il trasporto di munizioni da gomma — com’è attualmente, con i camion che viaggiano lungo l’Aurelia — al ferro Per una capacità di traffico prevista, in condizioni normali, di 6 convogli all’anno, ogni 2/3 mesi; in «condizioni eccezionali, 2 treni in un giorno». Il costo dell’intervento sarebbe di 45 milioni di dollari, i lavori cominceranno a dicembre e finiranno a luglio del 2019.
Ma contro questo scenario scenderanno in piazza anche le sigle del pacifismo e dell’ambientalismo, che si sono date appuntamento per il 2 giugno di fronte alla base americana. Camp Darby è nella macchia fitta e ordinata della tenuta di Tombolo, dentro il Parco di San Rossore. Lungo il perimetro tra il viale Mezzapiaggia, l’Aurelia e la via Livornese, la base americana penetra nel bosco dove da oltre 60 anni è chiusa e protetta. A gennaio del 2015 il governo degli Stati Uniti aveva annunciato un piano di ridimensionamento della base, che prevedeva la conversione in area non operativa di una porzione delle strutture proprio dedicate allo stoccaggio di munizioni. Si parlò di «base dimezzata» e aree restituite al territorio. Ma un anno dopo nelle sedute del Comipar, il comitato paritetico fra difesa italiana e statunitense, si è fatto strada il piano per una nuova infrastruttura all’interno della base.
«La decisione è stata presa a giugno dell’anno scorso», racconta Giovanni Maffei Cardellini, il presidente del Parco di San Rossore, che ha dato parere negativo al progetto. «Noi l’abbiamo subita. Siamo stati convocati solo a percorso già avviato. Ovviamente — aggiunge — L’opera è in contrasto con i piani urbanistici del Parco, e a questo abbiamo aggiunto una valutazione di incidenza negativa. Ma ci è stato detto che si trattava di un’infrastruttura strategica e necessaria». È il Ministero della Difesa a chiarire: con il nuovo scalo ferroviario per Camp Darby, il materiale esplosivo, invece che su strade pubbliche trafficate, arriverà direttamente sui treni dentro la base. In questo modo le opere sono «connesse alla sicurezza pubblica», e quindi, nonostante il parere negativo del Parco, il progetto andrà avanti. Palazzo Gambacorti invece, non ha espresso alcun parere: «Siamo stati esclusi dai tavoli decisionali», ha detto l’assessora Ylenia Zambito al consiglio comunale. «Il Sindaco ha chiesto di essere coinvolto, ma non è mai successo. Anzi, sulla pratica è stata posta riservatezza». Senza sconti è poi l’analisi del comitato scientifico del Parco, che ha bocciato il progetto: «La Selva Pisana presenta numerose criticità. Le attività previste andranno indubitabilmente a peggiorarne lo stato di conservazione» di foreste e dune. 937 gli alberi che verranno abbattuti: 380 lecci,164 farnie, 96 pini, 77 farnie, per far strada al terminale e al nuovo binario di 2,5 km. «Una invalicabile barriera ecologica», l’ha definita il comitato, per il quale «le misure di mitigazione necessarie non sono sufficienti ad annullare l’impatto».
«Gli alberi? Ne pianteremo altrettanti, anzi di più — dice Maffei Cardellini — Le nostre prescrizioni sono rigide e abbiamo ottenuto di poter verificare l’andamento dei lavori. Assumiamo questa decisione con responsabilità e non saremo in piazza il 2 giugno».
Il presidente del parco Decisione subita a cui abbiamo detto no inutilmente Di sicuro vigileremo L’assessore Zambito Il sindaco Filippeschi ha chiesto di essere coinvolto, ma non è mai successo Il progetto Un ponte girevole per il transito dei convogli dalla stazione dismessa di Tombolo