In piazza Uccello un mercato abusivo Poi arrivano i vigili
Alle Cascine controlli continui, gli abusivi si sono spostati di là d’Arno in piazza Paolo Uccello
In piazza Paolo Uccello, accanto alla fermata della tramvia, tutti i giorni si assiste alla stessa scena: decine di ambulanti senegalesi e magrebini, di buon ora, arrivano carichi di borse, teli e valigie e dopo aver conquistato uno spicchio di spazio — a volte anche con spintoni, urla e schiaffi — rovesciano a terra la loro mercanzia e si improvvisano commercianti.
Scarpe usate, pentole rotte, vestiti consunti, bicchieri, piatti e, se si è fortunati, anche biciclette: nel suk improvvisato della piazza si può trovare un po’ di tutto e a pochi euro. Ieri di abusivi se ne contavano quasi un centinaio. Sono gli stessi extracomunitari che fino a qualche settimana fa stendevano i loro tappettini nei vialoni del Parco delle Cascine o tra una bancarella e l’altra durante il mercato settimanale, e che i continui controlli da parte dei carabinieri hanno costretto a trasferirsi dall’altra parte del ponte della tramvia.
Uno spettacolo più volte denunciato da chi abita nella zona perché oltre al degrado porta anche microcriminalità e spaccio. «Qui tutto è permesso, siamo in una zona franca — denuncia un residente — stiamo raccogliendo le firme per cercare di porre un rimedio a questa situazione ma per abbiamo anche bisogno dell’intervento di polizia, carabinieri e guardia di finanza».
L’appello di chi vive e lavora tra via Baccio Bandinelli, via del Sansovino e via del Franciabigio, ieri non è rimasto inascoltato: una decina di agenti della polizia municipale, verso le 12, ha infatti eseguito un blitz nel suk sequestrando decine di oggetti e identificando quasi tutti quelli che erano lì presenti. I vigili, per evitare problemi di ordine pubblico o aggressioni, hanno dovuto agire con tutte le accortezze del caso e con il supporto di altre pattuglie.
Ma se in piazza Paolo Uccello «la situazione è drammatica ed esplosiva», aggiunge un altro residente, alle Cascine spaccio e degrado sembrano essere solo un lontano ricordo. Anche perché i carabinieri tutti i giorni, e a tutte le ore, presidiano con almeno quattro pattuglie il grande parco mediceo fiorentino. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: nei pratoni in cui una volta stazionavano e bivaccavano i pusher di eroina, hashish, marijuana e cocaina, ora ci sono gli uomini dell’Arma. E basta poco per far scattare i controlli. Quello organizzato dai carabinieri è un vero e proprio presidio dinamico, con le gazzelle ferme davanti a tutti gli accessi delle Cascine e con i militari che invece percorrono a piedi i pratoni così da scoraggiare qualunque attività criminale.