Corriere Fiorentino

Il bike sharing? Senza rastrellie­re, come a Shanghai

Da metà luglio 8 mila bici con Gps e sbloccabil­i con un’app. Basterà lasciarle sul cavalletto

- Giorgio Bernardini

Arriva dall’Oriente la soluzione per l’agognato sistema di bike sharing in città. La giunta di Palazzo Vecchio dà il via libera al bando per la realizzazi­one di un servizio di condivisio­ne delle biciclette: un sistema senza stazioni fisse a «flusso libero», sul modello di quanto avviene a Shanghai, dove grazie ad alcune startup di studenti universita­ri l’idea è dilagata in pochi mesi.

Nelle intenzioni dell’amministra­zione fiorentina 8 mila mezzi a due ruote, il cui antifurto è sbloccabil­e con un’app, saranno disseminat­i in città già per la metà di luglio. «Entro un mese e mezzo — spiega l’assessore alla Smart City Bettarini — contiamo di cominciare». L’annuncio arriva dopo anni di proclami naufragati: il progetto del periodo renziano di una rete di stazioni fisse — con rastrellie­re — che veniva sostenuto da sponsor pubblicita­ri è affondato di fronte al diniego della Sovrainten­denza, che l’aveva giudicato un «modello non adatto» al centro patrimonio dell’Unesco. Così è stato uno dei viaggi istituzion­ali in Cina dell’assessore Bettarini ad avvicinare Firenze al nuovo modello: «Le distanze da percorrere qui sono piccole: quando si arriva con l’alta velocità la bicicletta è il sistema ideale per spostarsi, quindi bisognava assolutame­nte adottare una soluzione che permettess­e di completare il nostro sistema di mobilità. Quello di Shanghai, dove le bici hanno un gps per essere localizzat­e Un ragazzo mentre utilizza una bicicletta a Shangai con il sistema del bike sharing e sbloccate dagli utenti, dove non ci sono rastrellie­re, è certamente il modello che fa per noi», spiega Bettarini.

Rimane qualche dubbio sull’adattabili­tà del modello della megalopoli cinese al contesto fiorentino, dove il mantenimen­to del decoro urbano è già un problema da tempo: «Cercheremo di chiarire con il gestore del servizio questo aspetto: le bici — dice l’assessore — avranno tutte il cavalletto e non potranno essere agganciate genericame­nte ai pali, ci saranno delle aree predispost­e che saranno presto individuat­e».

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