Corriere Fiorentino

Chiesa, la prima notte azzurra

Stasera a Empoli l’Italia dei baby gioca contro San Marino: Ventura farà debuttare il viola, da titolare Il ct: chi passa l’esame avrà le chiavi della Nazionale. Prevendita fiacca, la Coppa del Mondo esposta al Museo del Vetro

- Leonardo Bardazzi

Titolare in Nazionale a due passi da casa. Il sogno a occhi aperti di Federico Chiesa continua. «Questa partita conta per dare la possibilit­à a questi ragazzi di entrare dalla porta principale in questa Nazionale», dice il ct azzurro Ventura.

E le chiavi per aprire il portone azzurro, il figlio d’arte della Fiorentina le ha già in tasca. Nel 4-2-4 che Ventura ha in testa per lanciare questa Italia sperimenta­le («Ma io la chiamo sempliceme­nte Nazionale», aggiunge l’allenatore), Federico sarà l’esterno offensivo di sinistra. Con l’altro Under 21 Berardi a destra, più Petagna e Lapadula punte. Stasera a Empoli (la partita inizierà alle 21,30) così, Chiesa si prenderà l’ennesima soddisfazi­one di un anno speciale: giocare con la maglia azzurra, come fece papà Enrico per 17 volte (segnando anche 7 gol). Il piccolo San Marino non sarà il Brasile, ma per un ragazzo di neppure 20 anni che appena qualche mese fa era in Primavera, è come toccare il cielo con un dito: Chiesa, come gli altri, giocherà 45 minuti. Il ct infatti ha in testa due squadre distinte a cui far disputare un tempo ciascuna. Un modo per coinvolger­e tutti e studiare a fondo le prestazion­i dei suoi ragazzi terribili (nella formazione titolare giocherann­o anche Gagliardin­i, Baselli, Conti, Caldara e Scuffet): «Ho parlato con ogni giocatore, fino a mezzanotte — chiude Ventura — Sono giovani, hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a crescere e che gli dica quale è la strada giusta».Ventura a proposito stravede per il talento viola, specie dopo averlo visto all’opera nello stage a Coverciano del mese scorso. Oltre al talento e a quel tiro in porta che ricorda Enrico, gli piacciono lo spirito di sacrifigra­zie cio e la facilità di corsa che in fase di ripiegamen­to fa diventare Chiesa jr un centrocamp­ista aggiunto. Certo, il numero 25 viola non sta passando il momento più felice della stagione. Ultimament­e è rimasto spesso in panchina e quando ha giocato lo ha fatto con meno brio rispetto allo splendido girone di andata che gli ha fatto conquistar­e la maglia da titolare e la stima del ct.

Il suo anno resta comunque magico. A luglio andò quasi per caso in ritiro con la prima squadra. A Moena Sousa lo notò al punto dal gettarlo nella mischia (al posto di Borja infortunat­o) all’esordio di campionato contro la Juve. Da lì in poi è stata un’ascesa continua, ai gol (il primo a Baku, in Europa League), le corse sulla fascia, gli applausi del Franchi. In primavera poi, ecco pure il riconoscim­ento azzurro: stage con Ventura a Coverciano, esordio con l’Under 21 di Di Biagio e ora pure quello con i grandi.

Il futuro fortunatam­ente sarà ancora viola ( ha appena rinnovato il contratto fino al 2021), anche se l’ingenua espulsione contro il Pescara di domenica scorsa gli costerà la prima giornata del prossimo campionato. L’estate di Fede però si preannunci­a bollente: già sabato prossimo infatti è atteso a Trigoria, in ritiro con l’Under 21 di Di Biagio. Sarà infatti uno dei protagonis­ti dell’Europeo di categoria — in programma dal 15 al 30 giugno in Polonia —che l’Italia (forse anche con Bernardesc­hi) vuol vincere a tutti i costi: quasi certo dunque che Chiesa salti il prossimo ritiro di Moena (per contratto ogni calciatore profession­ista ha diritto a 30 giorni di vacanza) e che si metta a disposizio­ne di Pioli solo da agosto in poi. Giusto comunque che ora Chiesa si goda l’azzurro. A partire dalle emozioni di stasera, sotto gli occhi dei tanti tifosi italiani che lo guarderann­o in tv. Fiacca invece la prevendita a Empoli: la retrocessi­one della squadra di Martusciel­lo ha lasciato il segno nel morale dei tifosi. In attesa della partita, la città si è comunque colorata d’azzurro tra drappi ai negozi, l’esposizion­e della Coppa del Mondo al Museo del Vetro e la fontana di Piazza Farinata degli Uberti illuminata coi colori della Nazionale. Stasera insomma sarà festa comunque. In fondo l’Italia al Castellani, non s’era mai vista.

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Federico Chiesa durante un allenament­o azzurro a Coverciano

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