La pizzeria si difende: «No, servono controlli e farli non sta anoi»
«L’operazione anti bivacchi di Palazzo Vecchio mi piace ma mi chiedo una cosa: in piazza Santo Spirito ogni quanto tempo passeranno i dipendenti di Alia con gli idranti? Perché se non intervieni ogni 5 minuti è tutto inutile». Pasquale Maruca, che con i fratelli Francesco e Maurizio, è il titolare del Gustapizza (oltre che di Gusta Osteria e Gusta Panino), proprio non ci sta a passare per quello che contribuisce a rendere il sagrato della basilica una mangiatoia. Il suo locale, uno dei più apprezzati e rinomati di Firenze soprattutto per il take away, ogni giorno sforna centinaia di pizze e distribuisce altrettanti contenitori di cartone. Il problema è che la maggior parte dei clienti poi va a banchettare sulla scalinata della chiesa, motivo per cui il sindaco Nardella ha deciso di utilizzare gli idranti per scoraggiare questi comportame nti. «Noi di Gustapizza ogni giorno pensiamo solo a migliorare il nostro prodotto, come facciamo da dieci anni. Dunque, quello che accade all’esterno non è di nostra competenza. E di certo non posso chiedere ai clienti che portano via la pizza: scusi dove va a mangiarla? Non faccio il poliziotto, svolgo un altro mestiere». Il bivacco sul sagrato di Santo Spirito è uno di quei crucci di Pasquale Maruca soprattutto perché in alcuni giorni raggiunge «dei livelli altissimi», ma, spiega il titolare della pizzeria, con una spruzzata d’acqua «non si risolve alcun problema. Anzi potrebbe essere un incentivo a sedersi lì visto che l’idrante pulisce tutto il sudicio». E come si risolve il problema delle centinaia di contenitori che molto spesso vengono lasciati davanti ai cestini? «La mia speranza, spesso tradita, è che la gente dopo aver mangiato la nostra pizza vada a gettare i cartoni negli appositi cassonetti... Il fatto è che qui di cassonetti per la carta non ce ne sono». Infine, a Nardella che lancia l’idea di mettere dei cordoni sui sagrati, il titolare di Gustapizza offre un suggerimento a suo dire molto più valido: «Servono controlli, altro che cordoni e idranti. E se uno si comporta male deve essere multato».
Il titolare Di certo non posso chiedere al cliente “dove va a mangiare?” Non faccio il poliziotto. E dove sono i cassonetti per la raccolta di carta?