Corriere Fiorentino

La pizzeria si difende: «No, servono controlli e farli non sta anoi»

- Antonio Passanese

«L’operazione anti bivacchi di Palazzo Vecchio mi piace ma mi chiedo una cosa: in piazza Santo Spirito ogni quanto tempo passeranno i dipendenti di Alia con gli idranti? Perché se non intervieni ogni 5 minuti è tutto inutile». Pasquale Maruca, che con i fratelli Francesco e Maurizio, è il titolare del Gustapizza (oltre che di Gusta Osteria e Gusta Panino), proprio non ci sta a passare per quello che contribuis­ce a rendere il sagrato della basilica una mangiatoia. Il suo locale, uno dei più apprezzati e rinomati di Firenze soprattutt­o per il take away, ogni giorno sforna centinaia di pizze e distribuis­ce altrettant­i contenitor­i di cartone. Il problema è che la maggior parte dei clienti poi va a banchettar­e sulla scalinata della chiesa, motivo per cui il sindaco Nardella ha deciso di utilizzare gli idranti per scoraggiar­e questi comportame nti. «Noi di Gustapizza ogni giorno pensiamo solo a migliorare il nostro prodotto, come facciamo da dieci anni. Dunque, quello che accade all’esterno non è di nostra competenza. E di certo non posso chiedere ai clienti che portano via la pizza: scusi dove va a mangiarla? Non faccio il poliziotto, svolgo un altro mestiere». Il bivacco sul sagrato di Santo Spirito è uno di quei crucci di Pasquale Maruca soprattutt­o perché in alcuni giorni raggiunge «dei livelli altissimi», ma, spiega il titolare della pizzeria, con una spruzzata d’acqua «non si risolve alcun problema. Anzi potrebbe essere un incentivo a sedersi lì visto che l’idrante pulisce tutto il sudicio». E come si risolve il problema delle centinaia di contenitor­i che molto spesso vengono lasciati davanti ai cestini? «La mia speranza, spesso tradita, è che la gente dopo aver mangiato la nostra pizza vada a gettare i cartoni negli appositi cassonetti... Il fatto è che qui di cassonetti per la carta non ce ne sono». Infine, a Nardella che lancia l’idea di mettere dei cordoni sui sagrati, il titolare di Gustapizza offre un suggerimen­to a suo dire molto più valido: «Servono controlli, altro che cordoni e idranti. E se uno si comporta male deve essere multato».

Il titolare Di certo non posso chiedere al cliente “dove va a mangiare?” Non faccio il poliziotto. E dove sono i cassonetti per la raccolta di carta?

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