Tutti in fila per Valentino
Camper, tende e una marea gialla Mugello verso il record di presenze Rossi ci sarà: ho dolore, ma corro
La fila di camper è a perdita d’occhio. Inizia sotto l’ingresso Palagio e finisce quasi in paese, dopo aver percorso almeno tre chilometri: «Io sono arrivato domenica scorsa. Per Vale questo è altro». Andrea è un ragazzo sardo: camper a noleggio, un gruppo di amici e via verso Scarperia. E come lui ci sono tifosi arrivati da ovunque: da Tavullia, da Bergamo, Napoli, Ascoli, Roma e perfino da Germania, Francia e Inghilterra. Sono tutti lì per godersi lo spettacolo e tifare il Dottore.
La marea gialla insomma è già in movimento e pazienza se il sole picchia e l’asfalto è rovente: domenica c’è il Mugello e questo basta e avanza. «Mai visto tanta gente di giovedì», racconta il ragazzo dei caffè al Bar Centrale proprio sotto la torre del Palazzo dei Vicari, nel cuore del paese. L’adrenalina infatti è già a mille prima ancora che aprano i cancelli dell’autodromo. La bandiere con il numero 46 è lì, accanto all’enorme cancello d’ingresso.
Ma i vessilli di Vale li puoi trovare ovunque. Il merchandising infatti va a gonfie vele e i camioncini parcheggiati nel viale dell’autodromo fanno affaroni a forza di vendere gadget (ci sono perfino i ciucci per neonati, gialli e blu e con il 46 stampato sopra). Chi non ha comprato il biglietto d’ingresso anche per camper e tenda invece, deve arrangiarsi nelle campagne mugellane. Lo staff dell’autodromo ha predisposto parcheggi un po’ ovunque: con 10 euro al giorno puoi pure piantare la tenda e dormire accanto alla tua auto. Non è il massimo, ma per viversi il week end più pazzo dell’anno, si può fare: «Il Mugello non dorme mai» in fondo è sempre il motto che accomuna le migliaia di persone che saliranno fino a Scarperia per assistere allo spettacolo del motomondiale.
Un tifoso tedesco giura che «da appassionato giro l’Europa a vedere le moto, ma come il Mugello non esiste nulla. Io tifo Folger, Vale però è grande e i suoi tifosi di più». Da oggi Scarperia si riempirà di eventi (mercati, artisti di strada, musica e scuole di ballo), mentre all’interno dell’autodromo ai camperisti si aggiungeranno i campeggiatori con le tende, i motociclisti e i semplici appassionati di MotoGp. Tra grigliate, birra, musica e notti in bianco: «Ma Vale corre? — si chiede preoccupata una tifosa di Roma — ho speso 155 euro per esserci, non può mancare». Sì, il Dottore ci sarà. Proprio ieri il nove volte campione del mondo della Yamaha è stato dichiarato «idoneo a correre» dalla commissione medica che lo ha visitato. Non sarà al 100%, ma proverà a regalare un sogno al suo «Mugiallo»: «L’ho vista scura — dice Rossi a Sky — è stata una brutta caduta molto dolorosa, i primi giorni facevo fatica a muovermi, ma ho avuto un buon recupero e adesso mi sento abbastanza bene. Non sono ancora al massimo, mi fa male lo sterno però ieri ho provato a fare un giro con la moto e mi sono trovato abbastanza bene. Vedremo domattina cosa accadrà con la mia M1, perché lei è tutta un’altra cosa. L’importante sarà non aver problemi sulla respirazione. Sono preoccupato soprattutto per quello».
Valentino Rossi c’è dunque e sarà un bel motivo per far festa. Oggi allora tutti al Mugello, in programma fin dalla mattina ci sono le prime prove libere che scateneranno la gioia del pubblico e scioglieranno i dubbi intorno alle condizioni dell’idolo di casa. Per domenica invece è previsto il super pienone da record (le 154 mila presenze dell’anno scorso quasi sicuramente saranno battute), con evidenti problemi anche per la viabilità. Trenitalia ha già organizzato 9 treni speciali con partenza da Firenze, a cui si aggiungeranno i bus navetta che porteranno i tifosi dalla stazione di Borgo San Lorenzo fino in prossimità del circuito. Il Gp d’Italia però anche l’occasione per ricordare Nicky Hayden, l’ex campione del mondo scomparso pochi giorni fa dopo un terribile incidente mentre andava in bicicletta. Le sue moto sono già dentro i paddock e domenica saranno mostrate al momento del lungo applauso che tutti, dai piloti fino all’ultimo tifoso, gli tributeranno poco prima del via: «Era un ragazzo fantastico, con la famiglia al primo posto — dice ancora Valentino — e sulle curve a sinistra era imbattibile».
«In Giappone mi venne a cercare nel box per dirmi che era contento che sarei andato in Ducati — aggiunge Danilo Petrucci, della Ducati Pramac — è stato l’unico pilota a farlo». I camper, già ieri, erano pieni di bandiere americane e foto di Nicky. Ma domenica, insieme all’immancabile «46», non ci sarà tribuna senza il suo «69».