Acquate bis, e i turisti girano l’angolo
Gli idranti passano tre volte per evitare chi i gradini si asciughino subito. I bivacchi però si spostano
Secondo giorno con gli idranti anti bivacco sui sagrati di Santa Croce e Santo Spirito, dove però le presenze sono limitate dal gran caldo. Il sindaco Nardella, promotore della campagna per il decoro finita sui giornali di mezza Europa, spiega che il primo giorno «è andata abbastanza bene, perché l’unico problema che è emerso, è che il caldo fa subito asciugare l’acqua, ma lo abbiamo risolto con più passaggi dei mezzi di Alia», l’ex Quadrifoglio. Specie in Santa Croce, quindi, l’idrante è passato tre volte: «A noi interessa coprire le ore di punta, dove il bivacco diventa la ristorazione a cielo aperto sui nostri sagrati. E, infatti, in quell’arco di tempo non ci sono stati turisti che hanno gozzovigliato davanti alle chiese». Ma proprio in Santa Croce, ieri, le fotografie testimoniano come il bivacco dei turisti si è solo spostato di pochi metri. Dietro l’angolo, lungo le scalinate laterali della basilica, affacciate sul largo Bargellini, con un bel po’ di turisti con il panino in bocca. Come in via dei Neri, invasa dai turisti che mangiano sui marciapiedi.
Il sindaco si è detto consapevole della possibilità che gli idranti possano non essere risolutivi, ma ne sottolinea l’effetto pedagogico: «Intanto abbiamo ottenuto un successo: accendere i riflettori su un problema che non è solo di Firenze, ma di tutte le città d’arte. Siamo patrimonio mondiale dell’Unesco, e rispettare le regole è un modo per dimostrare davvero di amare davvero le nostre città». Nardella aggiunge poi di essere impegnato anche su una misura probabilmente più efficace, come dimostra l’effetto risolutivo a in Duomo: installare i cordoni anche a difesa di Santo Spirito e Santa Croce, dove però sarebbero necessari fondi per pagare sorveglianti, come già avviene appunto per Santa Maria del Fiore.
«Il Comune di Firenze, invece di accanirsi contro i turisti, dovrebbe mostrare i muscoli agli abusivi. Siamo l’unica città al mondo che annaffia con gli idranti i turisti e lascia che i venditori irregolari agiscano indisturbati», attacca Forza Italia. Su Nardella arriva però il fuoco amico di Eugenio Giani: «Bagnare i sagrati è un gesto che dà il senso della buona volontà del sindaco, come efficacia ho la sensazione che dopo mezz’ora sia già tutto asciutto», dice il presidente del Consiglio della Toscana. Mentre Rosa Di Giorgi sostiene il sindaco: «La scelta di proteggere da un uso improprio i sagrati delle chiese all’interno del perimetro Unesco non solo è legittima ma anche necessaria», dice la vicepresidente del Senato.