Corriere Fiorentino

Acquate bis, e i turisti girano l’angolo

Gli idranti passano tre volte per evitare chi i gradini si asciughino subito. I bivacchi però si spostano

- Claudio Bozza

Secondo giorno con gli idranti anti bivacco sui sagrati di Santa Croce e Santo Spirito, dove però le presenze sono limitate dal gran caldo. Il sindaco Nardella, promotore della campagna per il decoro finita sui giornali di mezza Europa, spiega che il primo giorno «è andata abbastanza bene, perché l’unico problema che è emerso, è che il caldo fa subito asciugare l’acqua, ma lo abbiamo risolto con più passaggi dei mezzi di Alia», l’ex Quadrifogl­io. Specie in Santa Croce, quindi, l’idrante è passato tre volte: «A noi interessa coprire le ore di punta, dove il bivacco diventa la ristorazio­ne a cielo aperto sui nostri sagrati. E, infatti, in quell’arco di tempo non ci sono stati turisti che hanno gozzovigli­ato davanti alle chiese». Ma proprio in Santa Croce, ieri, le fotografie testimonia­no come il bivacco dei turisti si è solo spostato di pochi metri. Dietro l’angolo, lungo le scalinate laterali della basilica, affacciate sul largo Bargellini, con un bel po’ di turisti con il panino in bocca. Come in via dei Neri, invasa dai turisti che mangiano sui marciapied­i.

Il sindaco si è detto consapevol­e della possibilit­à che gli idranti possano non essere risolutivi, ma ne sottolinea l’effetto pedagogico: «Intanto abbiamo ottenuto un successo: accendere i riflettori su un problema che non è solo di Firenze, ma di tutte le città d’arte. Siamo patrimonio mondiale dell’Unesco, e rispettare le regole è un modo per dimostrare davvero di amare davvero le nostre città». Nardella aggiunge poi di essere impegnato anche su una misura probabilme­nte più efficace, come dimostra l’effetto risolutivo a in Duomo: installare i cordoni anche a difesa di Santo Spirito e Santa Croce, dove però sarebbero necessari fondi per pagare sorveglian­ti, come già avviene appunto per Santa Maria del Fiore.

«Il Comune di Firenze, invece di accanirsi contro i turisti, dovrebbe mostrare i muscoli agli abusivi. Siamo l’unica città al mondo che annaffia con gli idranti i turisti e lascia che i venditori irregolari agiscano indisturba­ti», attacca Forza Italia. Su Nardella arriva però il fuoco amico di Eugenio Giani: «Bagnare i sagrati è un gesto che dà il senso della buona volontà del sindaco, come efficacia ho la sensazione che dopo mezz’ora sia già tutto asciutto», dice il presidente del Consiglio della Toscana. Mentre Rosa Di Giorgi sostiene il sindaco: «La scelta di proteggere da un uso improprio i sagrati delle chiese all’interno del perimetro Unesco non solo è legittima ma anche necessaria», dice la vicepresid­ente del Senato.

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I turisti che dopo l’intervento degli idranti si sono spostati per mangiare sui gradini laterali della Basilica di Santa Croce
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Sopra gli idranti in piazza Santa Croce in mattinata, sotto i bivacchi in piazza Santo Spirito in serata
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