La calda estate del Corvo
Con il passo indietro di Della Valle tocca a lui mostrare il rilancio della Fiorentina La prossima settimana l’annuncio ufficiale di Pioli, poi l’accelerata sul caso Bernardeschi
Difficile che uno come lui si faccia sopraffare dalla pressione: il mondo del pallone Pantaleo Corvino lo conosce a menadito. E sa bene quando è il momento di pigiare sull’acceleratore e quando spegnere il motore. Quella che si è aperta più o meno dal triplice fischio di Fiorentina-Pescara è una delle sessioni di mercato estivo più delicate della sua lunga carriera.
Con il passo indietro (non si sa ancora quanto lungo) di Andrea Della Valle tocca a lui dimostrare che le ambizioni della Fiorentina non saranno afzione fatto ridimensionate. E, in attesa di capire quali saranno i nuovi assetti societari (c’è un Cda tra 15/20 giorni e in quell’occasione potrebbero essere rafforzate le posizioni di Giancarlo Antognoni e di Gino Salica), Corvino lo dovrà fare costruendo una squadra quanto meno all’altezza dei risultati degli ultimi cinque anni.
L’estate scorsa Pantaleo è arrivato in corsa, con un allenatore non scelto da lui (il patto di Lisbona con Sousa, visto l’andamento della stagione, si è dimostrato un fallimento) e con un mercato condizionato da un necessario riassetto del bilancio del club. Certo, neanche stavolta potrà fare follie, ma di sicuro avrà più spazio per concordare nel migliore dei modi le scelte con il nuovo allenatore. Già, la panchina: il primo appuntamento sarà proprio quello della presenta- di Stefano Pioli. Anche ieri sono andati avanti i contatti con l’Inter per liberare i componenti del suo staff, ma ormai siamo ai dettagli e nel corso della prossima settimana dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale. Posta la firma del nuovo allenatore sul contratto biennale, per il Corvo sarà tempo di gestire il caso più scottante dell’estate.
Perché il futuro di Bernardeschi è centrale, anche per le strategie di mercato. Più in fretta arriverà una risposta sul rinnovo fino al 2022 a 2,5 milioni l’anno proposto dalla Fiorentina, meglio sarà congegnato l’arrivo dei rinforzi per il nuovo modulo di Pioli (4-23-1). Mercoledì scorso il manager del talento di Carrara ha chiesto un filo diretto con Casette d’Ete per prendere la decisione definitiva. Vedremo se ci sarà la svolta, di certo presentarsi al via del ritiro di Moena a inizio luglio con il rinnovo di Bernardeschi sarebbe già una primissima, importante, vittoria.
Tornando alle scelte di mercato, il gruppo di giocatori destinato a partire è di primo piano, a prescindere dalla posizione di Bernardeschi, e consentirà a Corvino di poter intavolare trattative con disponibilità ben diverse rispetto all’anno scorso. Non è un caso che sia su Ilicic che su Badelj rispettivamente Atalanta e Valencia abbiano mosso i primi passi, così come su Kalinic verrà presto fatta una riflessione viste le società interessate, soprattutto all’estero. Tutte opportunità che il dg viola dovrà sfruttare andando a reinvestire sul mercato quanto ricavato dalle cessioni e trovando i giocatori giusti da consegnare a Pioli per la sua idea di calcio. Magari partendo dal marchio di fabbrica dell’ex tecnico nerazzurro: la difesa a quattro. Sistemati i primi tasselli in quel reparto con gli innesti di Milenkovic e Vitor Hugo, e continuando a monitorare i più giovani come l’olandese Grot, sarà anche dalle indicazioni del nuovo allenatore che passeranno le decisioni per il centrocampo e l’attacco. Un altro punto fermo per evitare le tensioni della stagione appena trascorsa.
Obiettivi Niente follie, ma il dg potrà reinvestire i soldi delle cessioni di Badelj, Ilicic e Kalinic