Corriere Fiorentino

Le bustine di San Salvi per spacciare la cultura

Via all’estate dei «Chille» di Claudio Ascoli con una speciale iniziativa contro la droga

- Edoardo Semmola

Riuscirà un’«overdose» di cultura a contrastar­e, marginaliz­zare e occupare fisicament­e lo spazio faticosame­nte strappato alle grinfie dello spaccio di droga a San Salvi? I Chille de la balanza ci credono: il progetto è quello di creare un grande «esercito» di giovani armati di «bustine» di cultura, da passare di mano in mano, per ripopolare il parco dell’ex manicomio di nuovo pubblico, diverso da quello che — pur numeroso — frequenta San Salvi da 19 anni, da quando cioé la compagnia teatrale di Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza ha costruito lì la sua casa. Si intitola «Spacciamo culture» l’estate a San Salvi di quest’anno, che prende il via domani sera con il concerto del cantautore australian­o Hugo Race. Protagonis­te saranno le «bustine» che i Chille stanno facendo girare per la città e che permettera­nno a tanti under 35 di accedere gratuitame­nte per la prima volta a uno spettacolo della stagione, di teatro, di musica, a una mostra. Come un passaparol­a, bustina dopo bustina, a cercare di «culturadip­endenti» che possano ripopolare il parco che da pochi mesi è stato liberato dallo spaccio di stupefacen­ti tra mille difficoltà. Ogni «drogato» di cultura pagherà poi 2 euro per il secondo accesso, 5 per il terzo, e dalla quarta volta in poi il biglietto normale a 10 euro. Effetto «metadone culturale» al contrario. «Come insegna il judo — racconta Claudio Ascoli — l’idea è quella di usare la forza del tuo nemico contro di lui: in questo caso lo spaccio. Il nostro spaccio di eventi, sano e salutare, sconfigger­à il loro».

I Chille si allargano e passano da uno a tre palchi: uno grande all’interno, uno piccolo all’esterno dell’area recintata che da domani sarà gestita dall’associazio­ne culturale La Chute che organizza serate di musica d’autore e palchi aperti per i giovani autori, e una terza pedana di appoggio per eventi minori. Come compagnia da poco nominata di «residenza artistica toscana», i Chille hanno anche realizzato due nuove produzioni teatrali autonome: dal 14 al 16 giugno proporrann­o la piece su Majakovski­j con il «poeta dalla blusa gialla» interpreta­to da Matteo Pecorini, principale volto della nuova generazion­e dei Chille de la balanza, in un’azione scenica che si allarga a tutto il cortile dell’ex manicomio. Mentre il 20 e 21, proprio mentre Papa Francesco sarà a Barbiana per il cinquanten­nale dalla scomparsa di don Milani («ma la contempora­neità è puramente casuale»), metteranno in scena Lettera a una professore­ssa, spettacolo che ha debuttato a Vicchio la scorsa settimana, legato al libro Ho disegnato Lettera a una professore­ssa di Monica Fabbri, processo di scrittura collettiva per immagini, che il giorno prima sarà presentato alla Feltrinell­i.

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Le bustine che permettono agli under 35 di accedere gratis al concerto di domani sera

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