Le bustine di San Salvi per spacciare la cultura
Via all’estate dei «Chille» di Claudio Ascoli con una speciale iniziativa contro la droga
Riuscirà un’«overdose» di cultura a contrastare, marginalizzare e occupare fisicamente lo spazio faticosamente strappato alle grinfie dello spaccio di droga a San Salvi? I Chille de la balanza ci credono: il progetto è quello di creare un grande «esercito» di giovani armati di «bustine» di cultura, da passare di mano in mano, per ripopolare il parco dell’ex manicomio di nuovo pubblico, diverso da quello che — pur numeroso — frequenta San Salvi da 19 anni, da quando cioé la compagnia teatrale di Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza ha costruito lì la sua casa. Si intitola «Spacciamo culture» l’estate a San Salvi di quest’anno, che prende il via domani sera con il concerto del cantautore australiano Hugo Race. Protagoniste saranno le «bustine» che i Chille stanno facendo girare per la città e che permetteranno a tanti under 35 di accedere gratuitamente per la prima volta a uno spettacolo della stagione, di teatro, di musica, a una mostra. Come un passaparola, bustina dopo bustina, a cercare di «culturadipendenti» che possano ripopolare il parco che da pochi mesi è stato liberato dallo spaccio di stupefacenti tra mille difficoltà. Ogni «drogato» di cultura pagherà poi 2 euro per il secondo accesso, 5 per il terzo, e dalla quarta volta in poi il biglietto normale a 10 euro. Effetto «metadone culturale» al contrario. «Come insegna il judo — racconta Claudio Ascoli — l’idea è quella di usare la forza del tuo nemico contro di lui: in questo caso lo spaccio. Il nostro spaccio di eventi, sano e salutare, sconfiggerà il loro».
I Chille si allargano e passano da uno a tre palchi: uno grande all’interno, uno piccolo all’esterno dell’area recintata che da domani sarà gestita dall’associazione culturale La Chute che organizza serate di musica d’autore e palchi aperti per i giovani autori, e una terza pedana di appoggio per eventi minori. Come compagnia da poco nominata di «residenza artistica toscana», i Chille hanno anche realizzato due nuove produzioni teatrali autonome: dal 14 al 16 giugno proporranno la piece su Majakovskij con il «poeta dalla blusa gialla» interpretato da Matteo Pecorini, principale volto della nuova generazione dei Chille de la balanza, in un’azione scenica che si allarga a tutto il cortile dell’ex manicomio. Mentre il 20 e 21, proprio mentre Papa Francesco sarà a Barbiana per il cinquantennale dalla scomparsa di don Milani («ma la contemporaneità è puramente casuale»), metteranno in scena Lettera a una professoressa, spettacolo che ha debuttato a Vicchio la scorsa settimana, legato al libro Ho disegnato Lettera a una professoressa di Monica Fabbri, processo di scrittura collettiva per immagini, che il giorno prima sarà presentato alla Feltrinelli.