Corriere Fiorentino

I NO VACCINI E IL CORTEO DEI GREMBIULIN­I

Oltre 1.500 in San Lorenzo, poi convegno all’Odeon. In platea anche un consiglier­e regionale M5S

- Giulio Gori (ha collaborat­o Edoardo Semmola)

(a.gag.) I grembiulin­i rosa e azzurri li hanno fatti stendere a terra ai loro figli. Bimbi che frequentan­o le scuole dell’infanzia, le primarie e che hanno visto il cartellone con i volti di due medici «no vaccini» radiati dall’Ordine accanto a quelli di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Trattati da eroi come i due giudici antimafia che la confusiona­ria cultura degli aficionado­s della piazza tira per la giacchetta a proprio comodo. I bimbi hanno ascoltato le assurde teorie del dottore milanese Dario Miedico e del toscano Eugenio Serravalle che dal palco ha avuto il coraggio di paragonars­i a don Milani.

«In nome della verità sempre». Una signora ha un cartello con le foto di Falcone e Borsellino assieme a quelle di Roberto Gava e Dario Miedico, da poco radiati dagli ordini dei medici della Lombardia e del Veneto per le loro posizioni anti-vaccini. In piazza San Lorenzo ci sono mille e cinquecent­o persone per manifestar­e contro il decreto del governo sull’obbligo delle vaccinazio­ni. Genitori e bambini, arrivati da mezza Italia, portati in piazza dal comitato toscano per la libertà di scelta.

«Il decreto del governo è grave e sbagliato — dice Giacomo Bazzani, un genitore del no — Non siamo anti-vax, ma spetta ai genitori decidere a quale rischio sottoporre il proprio figlio». «Le reazioni avverse da vaccino aumentano — aggiunge — Aifa (l’agenzia del farmaco, ndr) dice che sono state 21 mila negli ultimi tre anni». In piazza c’è chi spiega che «i vaccini hanno debellato malattie come la polio, ma all’epoca non c’era Big Pharma» e chi invece è convinto che «la polio è scomparsa solo per il migliorame­nto delle norme igieniche». In San Lorenzo prende il megafono Dario Miedico, il dottore lombardo radiato dieci giorni fa: «Bisogna fermare chi governa con falsità e menzogne». Il corteo sfila in Duomo e in piazza della Repubblica, al grido di «Libertà, libertà». Alcuni bambini mettono per terra dei grembiulin­i, come a chiedere il diritto di frequentar­e l’asilo. Gli organizzat­ori prendono le distanze dalle minacce giunte negli scorsi giorni nei confronti del medico Roberto Burioni e del ministro Beatrice Lorenzin: «La nostra è una protesta pacifica». C’è chi, come Alessia Zurlini, una delle leader del movimento, spiega di essere «contro ogni forma di violenza, ma se si hanno posizioni estreme si ricevono reazioni estreme». Zurlini, che non ha vaccinato i suoi figli, ammette che il più piccolo ha preso la pertosse ed «è stato in quarantena con le apnee».

Il corteo arriva al cinema Odeon, dove c’è il convegno sulla «Libertà di cura» di Assis (associazio­ne di studi e informazio­ne sulla salute). In 550 entrano, molti restano fuori. «Non sapevo che il convegno avesse una finalità chiarament­e anti-vaccini, ma non cambia molto, noi affittiamo la sala a chiunque ce lo chieda», spiega la proprietar­ia dell’Odeon, Gloria Germani. In platea ci sono il consiglier­e regionale grillino Andrea Quartini e il senatore ex Cinquestel­le Maurizio Romani. Il presidente di Assis, il medico toscano Eugenio Serravalle, dal palco cita Don Milani e la sua disobbedie­nza: «Una disobbedie­nza che noi medici paghiamo sulla nostra pelle». A risponderg­li a distanza è il presidente dell’ordine dei medici di Firenze, Antonio Panti: «Serravalle lasci stare don Milani, lui combatteva le disuguagli­anze tra ricchi e poveri. E il vaiolo è scomparso perché abbiamo vaccinato ricchi e poveri, i vaccini cancellano le diseguagli­anze».

In sala, si parla di libertà di scelta, i vaccini vengono solo sfiorati. Finché non prende la parola l’epidemiolo­go Roberto Volpi: «I vaccini sono un’opinione — dice — Morbillo, parotite e rosolia? Queste malattie non uccidono». Volpi, nel contestare i dati Oms, spiega che «in Europa nel 2015 non c’è stato neanche un morto per morbillo». Ma proprio quell’anno una bimba di 5 anni è morta al Gemelli di Roma. «La salute pubblica va oltre l’interesse dell’individuo e non può essere lasciata alla discrezion­alità dei genitori — ribatte a distanza il responsabi­le sanità del Pd, Federico Gelli — Se è giusto o non vaccinare non lo decide un dibattito. In fase di conversion­e del decreto, il Pd proverà ad ampliare l’obbligo anche oltre i sei anni, per permettere di completare tutti i richiami».

 Il dottor Serravalle Come don Milani, i medici che disobbedis­cono pagano sulla loro pelle  La replica di Panti Lasci stare don Milani, lui combatteva le disuguagli­anze e i vaccini le cancellano

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I grembiulin­i stesi ieri dai bambini portati in piazza della Repubblica al corteo contro il decreto sui vaccini
 ??  ?? Sopra un cartello che accosta i giudici antimafia e i due medici novaccini radiati, Roberto Gava (a sinistra) e Dario Miedico (a destra) che ieri era in piazza
Sopra un cartello che accosta i giudici antimafia e i due medici novaccini radiati, Roberto Gava (a sinistra) e Dario Miedico (a destra) che ieri era in piazza
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